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Cronaca

Insegnanti di solidarietà: "Motto": dagli alunni aiuti ad asilo nido del Camerun

I giovani studenti hanno aderito al progetto per la struttura "Petite Imelda", che si trova a Minkan, un quartiere degradato della periferia di Yaoundé .

Un’operatrice e i bambini dell’asilo nido «Petite Imelda» di Minkan

Un’operatrice e i bambini dell’asilo nido «Petite Imelda» di Minkan

Gli alunni della Motto "insegnanti" di solidarietà: raccolti 700 euro per i bambini di un asilo nido nel Camerun. Da diversi anni i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Motto si impegnano in progetti legati alla solidarietà in favore delle persone sofferenti, in difficoltà sociali ed economiche. "Dopo il contributo dello scorso anno – spiega il professor Claudio Morelli, referente del progetto – con il sostentamento dell’orfanotrofio per bambini disabili e abbandonati della Fondazione Viviane in Kinshasa nel Congo, quest’anno gli alunni hanno aderito al progetto per l’asilo nido "Petite Imelda" di Minkan, un quartiere degradato della periferia di Yaoundé (Camerun). E così i ragazzi della Motto, supportati dalle loro famiglie, sono riusciti a raccogliere 700 euro contribuendo a soddisfare le prime esigenze di alimentazione e sanitarie, fornendo una risposta concreta ad una grave emergenza sociale. Una grande cifra – ribadisce il professore - frutto della sensibilità di questi ragazzi, che hanno saputo realizzare l’insegnamento di San Francesco: "È dando che si riceve". Il progetto è stato realizzato grazie alla mediazione fondamentale dell’Associazione Solidarietà nel Mondo, che dal 1994 si impegna per sostenere le popolazioni più deboli e povere.

"Secondo me questo progetto è molto importante – commenta un’alunna – non solo per i bambini che aiutiamo, ma anche per noi, perché ci aiuta ad essere più generosi nella vita e consapevoli di quello che sta succedendo in Africa". "Questa raccolta – dice uno studente - è una cosa molto bella, perché così i bambini poveri hanno qualche speranza in più di vivere bene e felici e avere anche una buona istruzione andando a scuola".

"Appena il professore mi ha parlato di questo argomento – spiega una ragazza della Motto – ho subito provato dispiacere, perché esistono bambini e ragazzi che sono costretti a vivere in condizioni inaccettabili. Mi piacerebbe un giorno poter aiutare io in prima persona questi bambini e ragazzi. Questa raccolta che la scuola Motto fa dovrebbe essere applicata a tutte le scuole per accelerare il processo". "Il progetto che abbiamo fatto mi è piaciuto molto – ammette un altro studente – mi ha fatto emozionare, ma soprattutto mi ha fatto riflettere. Io ho cercato di contribuire con la mia famiglia ma a volte anche solo con il pensiero perché secondo me ci si arricchisce di più nel nostro cuore".

E.P.