
Gli attacchi alla Global Sumud Flotilla scatenano le reazioni del fronte che chiede di fermare il massacro a Gaza. Striscioni sotto la Torre, poi ancora sui binari.
di Enrico Mattia Del PuntaPISAÈ ancora la protesta per la Palestina a bloccare la circolazione ferroviaria. Ieri sera, intorno alle 19, alcune centinaia di manifestanti hanno occupato i binari della stazione di Pisa San Rossore, fermando i treni sulla direttrice Pisa-Lucca e invadendo i binari 1, 2 e 3. Solo tre settimane fa, il 4 settembre, i pro-Palestina avevano già interrotto il traffico ferroviario alla stazione centrale.
La manifestazione, che inizialmente avrebbe dovuto svolgersi come presidio statico, è partita spontaneamente alle 18.30 da piazza XX Settembre, con un migliaio di persone in corteo. La chiamata alla mobilitazione era arrivata da Usb, Studenti per la Palestina e altre sigle della sinistra radicale, all’indomani dello sciopero di lunedì scorso che aveva visto circa 10 mila persone occupare la Fi-Pi-Li. A riaccendere la piazza è stato l’attacco notturno contro la Global Sumud Flotilla. Non si placa dunque l’ondata di proteste che anche a Pisa, come in molte città italiane, continua a scendere in strada per esprimere solidarietà al popolo palestinese.
Il corteo ha attraversato le vie del centro passando prima da piazza dei Cavalieri e proseguendo fino a piazza dei Miracoli, dove i manifestanti hanno sfilato sotto la Torre. Da lì il gruppo ha raggiunto la stazione di San Rossore, occupando i binari tra le proteste dei pendolari. La circolazione ferroviaria è stata interrotta per circa mezz’ora. Nel mirino degli attivisti i convogli sui quali, denunciano, "fino a due giorni fa passava un carico pieno di mezzi militari".
La protesta ha causato ritardi ai treni regionali della fascia oraria tra le 19 e le 20. Intanto gli organizzatori hanno annunciato che piazza XX Settembre da ora in poi "diventerà piazza Gaza e ospiterà un presidio permanente per accendere i riflettori sul genocidio della popolazione palestinese".
Fioccano le critiche per la seconda occupazione dei binari in meno di un mese. "Hanno interrotto la circolazione ferroviaria nell’orario di rientro per centinaia di pendolari. È inaccettabile, la misura è colma: tolleranza zero verso chi crea disagi", ha dichiarato la candidata della Lega alle regionali, Elena Meini.
Ieri invece, il deputato del Carroccio Edoardo Ziello, ha rivolto un’interrogazione scritta al ministro dell’interno Matteo Piantedosi e al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini a cui ha chiesto "quante denunce sono state fatte per la violazione del nuovo reato di blocco stradale rispetto al blocco della superstrada" e "quali ulteriori misure intendano adottare per prevenire e disincentivare episodi di blocco delle infrastrutture".
Su questo è arrivata la solidarietà del candidato del Partito Democratico alle prossime regionali Andrea Ferrante: "Ho partecipato al corteo e, come tutti i presenti e come la stessa questura riconosce, ho assistito a una manifestazione assolutamente pacifica. Con il decreto sicurezza si torna a criminalizzare anche chi protesta in maniera pacifica".