REDAZIONE PISA

"Pisa e Gerico. Non siano soltanto parole"

"In occasione dell’anniversario dei bombardamenti su Pisa, il sindaco Conti ha ricordato la città di Gerico – con cui Pisa...

"In occasione dell’anniversario dei bombardamenti su Pisa, il sindaco Conti ha ricordato la città di Gerico – con cui Pisa...

"In occasione dell’anniversario dei bombardamenti su Pisa, il sindaco Conti ha ricordato la città di Gerico – con cui Pisa...

In occasione dell’anniversario dei bombardamenti su Pisa, il sindaco Conti ha ricordato la città di Gerico – con cui Pisa è gemellata – invocando la pace. La consideriamo la risposta indiretta alla nostra sollecitazione di riaprire i canali istituzionali tra Comune di Pisa e Gerico". Così Paolo Martinelli, capogruppo de La Città delle Persone. "Dopo l’attacco in merito rivoltoci dall’assessore Buscemi, siamo contenti di aver riportato alla memoria del sindaco questa relazione e cogliamo su questo fronte nelle sue parole un positivo, pur flebile, cambio di toni – aggiunge Martinelli – Ma per evitare che diventino retorica ipocrita, chiediamo di chiarire quali sono le notizie che arrivano oggi da Gerico, se ci sono davvero canali aperti e rapporti attivi, perché la città di Pisa non ne viene resa partecipe, con iniziative pubbliche su quel che sta avvenendo a Gaza e nei territori occupati, in cosa si concretizza il “patto con Gerico”. Servono parole chiare e nette contro le azioni barbare di violenza, anziché appellarsi al lavoro “silenzioso” come sostenuto da Buscemi e tutto da dimostrare. Stigmatizziamo le parole di richiamo ed elogio del sindaco alla presidente Meloni, che non fa quanto dovrebbe per osteggiare i crimini commessi dal governo Netanyahu. Nello stesso giorno, il suo amico Trump ha presentato il disumano “piano della riviera di Gaza”. In un momento in cui la popolazione palestinese subisce politiche di sterminio, Pisa dovrebbe dare un segnale concreto, sostenendo iniziative di pace e solidarietà internazionale. Ricordiamo l’impegno della Global Sumud Flottiglia per Gaza e la manifestazione di Genova. Come La Città delle Persone continueremo a chiedere all’amministrazione comunale di dar vita a gesti tangibili affinché il gemellaggio non sia usato con parole di circostanza, ma diventi strumento reale di pace e fratellanza tra i popoli.