ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Mille luci su Marah: "La morte della giovane non sia invisibile. Noi qui per ricordarlo"

Fiaccolata al Parco della Pace nel nome della giovane palestinese. Le altre iniziative: Anpi e Cgil annunciano adesione al digiuno per Gaza.

Un migliaio di fiaccole per illuminare e squarciare il buio dell’indifferenza. Sono le "luci della speranza" che hanno acceso il parco della Pace "Tiziano Terzani" di Pontasserchio lunedì sera, dove associazioni e cittadini hanno partecipato all’iniziativa "Luce su Gaza", promossa e organizzata dall’amministrazione comunale di San Giuliano Terme dopo la morte di Marah Abu Zuhri, la giovane palestinese deceduta a Pisa dopo essere stata evacuata dalla Striscia di Gaza dal governo italiano.

Marah ora riposa nel cimitero comunale di Pontasserchio. L’iniziativa, inizialmente prevista la sera stessa della cerimonia funebre, era stata rinviata a causa del maltempo. "La sua morte non è un destino isolato – ha detto il sindaco Matteo Cecchelli – ma l’esito di un genocidio che da mesi devasta la Striscia di Gaza, un luogo dove oggi non esistono più case, ospedali, scuole, sicurezza, futuro". Il caso di Marah aveva alimentato polemiche dopo le accuse di Israele ai sanitari pisani di aver occultato un referto medico secondo cui la giovane sarebbe stata affetta da leucemia, una tesi poi smentita. "Non basta dire che Marah è morta di stenti – ha aggiunto Cecchelli –. Dobbiamo anche denunciare che il governo israeliano ha provato a renderla invisibile, diffondendo un falso certificato medico che parlava di una presunta leucemia. Un documento costruito per cancellare la verità, per insinuare il dubbio, per coprire le responsabilità. Ma i medici dell’ospedale di Pisa hanno smentito con chiarezza: Marah non era malata di leucemia. Marah è morta per i segni lasciati dall’assedio, dalla fame, dalla violenza".

Alla fiaccolata erano presenti anche l’imam di Pisa Mohammad Khalil, l’assessora regionale Alessandra Nardini, il presidente della Provincia Massimiliano Angori e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Molti i Comuni della provincia rappresentati dai loro amministratori e dalle associazioni del territorio. "Portare una fiaccola non cancella il dolore, ma afferma con forza che non vogliamo restare indifferenti" ha detto Mazzeo a margine dell’iniziativa. È stato osservato anche un minuto di silenzio, con le fiaccole alzate al cielo in ricordo delle vittime palestinesi.

Le iniziative non si fermano. L’Anpi provinciale di Pisa e la Cgil Toscana hanno annunciato l’adesione al digiuno nazionale contro il genocidio a Gaza previsto per domani. Chi parteciperà è invitato a fotografarsi simbolicamente all’ora di pranzo con il cartello "Io digiuno contro il genocidio a Gaza" e a condividere la foto sui propri social.

Sempre domani, alle 18.15 in piazza XX Settembre, si terrà il presidio "In silenzio per la Pace", che da quasi due anni la Casa della Donna Pisa organizza ogni due giovedì, e che sarà dedicato a sostenere la giornata di mobilitazione.

EMDP