
Intorno alle 24 i volontari a guardia del nido Costanza Perrone e Marco Casalini hanno notato i movimenti nel piccolo cratere sull’arenile. Lieto evento a buon fine e senza luci di disturbo.
Nate le prime 56 tartarughine a Marina e sono 30 di più di quelle uscite due anni fa. E ne sono attese dallo stesso nido, altre decine. A metà settembre sarà la volta delle "bagnanti" vecchianesi. Il litorale pisano sta diventando dunque una nursery gradita ad almeno 150 tartarughine (se tutto filerà per il verso giusto). Piccola curiosità: la prima tartaruga seguita dalle compagne è uscita alle 00.30. L’ultima è uscita con tutta calma, alle 6.30, sul far dell’alba, forse per omaggiare lo stabilimento dove è nata e cioè all’Alba-Big Fish. Yuri Galletti responsabile toscano di Legambiente per il progetto Life Turtlenest ha detto: "Un momento magico. Tutto è andato bene ed è stato relativamente veloce visto che non c’erano luci artificiali a disturbare. Lo scatto fulmineo verso il primo tuffo in mare, è stato colto dai due volontari storici Costanza Perrone e Marco Casalini, di turno dalle 24, che hanno notato la formazione del cratere da cui poi sono emersi i piccoli. Uno spettacolo unico, che ha coinvolto tutta la comunità e che segna una tappa fondamentale del progetto europeo Life Turtlenest, di cui Legambiente è capofila". Il monitoraggio h24 prosegue nei prossimi giorni, in attesa di nuove possibili nascite. "Un sentito ringraziamento va a tutte le volontarie e i volontari che si stanno alternando giorno e notte, ai due stabilimenti direttamente coinvolti: Uisp Village e Bagno L’Alba Big Fish, con Attilio e Diana sempre in prima linea, ad Arpat, partner del progetto, a Marco Zuffi del Museo di Storia Naturale di Calci per il prezioso supporto scientifico nelle stime di schiusa, e al Comune insieme a Pisamo, che hanno fornito la rete ombreggiante a protezione del nido": ricorda Galletti. Il progetto Life Turtlenest si conferma così non solo un percorso di conservazione della biodiversità mediterranea, ma anche un’esperienza di comunità, partecipazione e scienza condivisa. A conferma di questo, solo due giorni fa, sempre a Marina di Pisa, si è svolta una partecipata tappa del Turtle Beach Tour: un laboratorio didattico che ha coinvolto decine di persone nell’approfondire, in modo interattivo, il funzionamento dell’ecosistema marino, i suoi delicati equilibri, gli impatti delle attività umane e il ruolo fondamentale delle tartarughe marine. Un appuntamento davvero sostenibile, ben diverso dai classici "beach tour", che ha unito scienza, educazione e sensibilizzazione, preparandoci al meglio a vivere l’emozione delle prime nascite. L’assessore Giulia Gambini: "Un risultato importante reso possibile dal monitoraggio e dalla collaborazione dei volontari e delle istituzioni".
Carlo Venturini