
Marco Bani, pisano a Roma
"L’ultima partita in serie A del Pisa l’ho vista insieme a mio padre e 34 anni dopo ho pensato che fosse giusto rivedere la prima con lui". Cuore più che testa. Marco Bani, pisano trapiantato a Roma, dove lavora nei gruppi parlamentari del Senato, parla e riaffiorano i ricordi di una vita. Apparentemente banali, in realtà iconici. "Sono pezzi di me - spiega - e contribuiscono a definirmi come persona di oggi. Giro l’Italia da anni per lavoro, ma le mie radici sono a Pisa, dove ho i miei affetti principali e dove torno almeno una volta a mese per riunirmi con i miei familiari".
Il Pisa in serie A è un’occasione in più per tornare e per stare insieme. Con amici e parenti. "Non solo per seguire le partite dei nerazzurri in casa - sottolinea Bani - ma anche per seguire la squadra in trasferta. Sarò all’Olimpico per le gare contro Roma e Lazio, ma sto già guardando il calendario perché probabilmente seguirò il Pisa allo stadio Maradona alla quarta giornata nel week end del 21 settembre. Non c’è ancora la data precisa ma in un’ora di treno potrò essere lì e credo proprio che ci sarò".
La promozione del Pisa permette a Marco Bani, altro iscritto al gruppo di tifosi "Pisani a Roma", di dire la sua a pieno titolo. "Finalmente dopo tanti anni - sorride - questo aspetto mi rende partecipe dei discorsi da bar di amici, colleghi, semplici conoscenti. Per troppo tempo ho sentito parlare di Roma, Juve, Milan, Inter o Napoli, senza poter dire la mia da protagonista, facendo finta di essere interessato anche solo a qualcuna di queste squadre. Ora c’è il Pisa e l’ottimo risultato di Bergamo dimostra che possiamo dire la nostra con chiunque. E anch’io potrò parlare dei nostri colori e farlo a pieno titolo".
Pisa c’è. "La città c’è sempre stata in serie A - chiude - è una delle più visitate al mondo. Ora c’è anche la sua squadra a portare in giro per l’Italia i colori di un’intera comunità. Noi pisani siamo questo: comunità prima ancora che una tifoseria".
Gab. Mas.