
Sonia Luca, sul cui nome è divampata la polemica. Lettera di fuoco di un gruppo di sindaci
Pisa, 9 settembre - Scoppia un altro terremoto nel Pd. Non bastassero già i veleni che hanno portato al commissariamento della federazione e al congelamento del congresso per il rinnovo della segreteria della città capoluogo, ora arrivano anche forti mal di pancia interni per la definizione della lista per le elezioni regionali. La decisione della segreteria regionale di varare una lista per il collegio pisano delle elezioni regionali senza rappresentare la Valdera ha creato malumori. In particolare per l'esclusione dell'assessora pontederese Sonia Luca, a lunga candidata in pectore e alla fine depennata nel gioco delle correnti interne. Confermata invece la candidati dell'assessora regionale uscente Alessandra Nardini, che sarà capolista, e, in virtù della deroga per il terzo mandato, del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo. Intanto, però 11 sindaci della provincia e tra loro anche il presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori, vanno all'attacco: "La decisione di escludere Sonia Luca, giovane assessora del Comune di Pontedera, dalla lista del Pd del collegio di Pisa per le prossime elezioni regionali rappresenta una scelta inspiegabile nel metodo prima ancora che nel merito poiché calpesta i principi stessi che sottendono la tenuta della nostra comunità. Senza alcuna motivazione si è deciso di andare contro le indicazioni espresse in maniera unanime a livello territoriale come correttamente riportate dal Commissario Vinicio Peluffo alla segreteria regionale".
Nel mirino ci sono finiti i vertici regionali dem che avrebbero imposto i cambiamenti dell'ultimo minuto: "Forzare la mano - scrivono Matteo Franconi, sindaco di Pontedera, Massimiliano Angori, sindaco di Vecchiano e presidente provinciale e Arianna Buti, sindaca di Buti e presidente dell'Unione Valdera insieme ai colleghi di San Miniato, Vicopisano, Calcinaia, Santa Luce, Peccioli, Crespina Lorenzana, Bientina e Palaia - senza tener conto della voce e delle proposte dei territori significa minare alla radice il valore dell'ascolto e del confronto, elementi ritenuti (e dichiarati) fondativi dal partito regionale e dalla segretaria nazionale". E chiedono a Peluffo e al segretario regionale Emiliano Fossi "di adoperarsi con ogni strumento possibile affinché il quadro delle candidature dem nel collegio pisano torni a contraddistinguersi in chiave plurale e rappresentativa dell'elaborazione politica dei territori".