GABRIELE MASIERO
Cronaca

"L’ho uccisa, venite". Spara alla compagna e poi si toglie la vita. Dramma a Sant’Ermete

Alessandro Gazzoli, 50 anni, ha tolto la vita a Samantha Del Gratta, 45 anni. Secondo quanto raccontato dai vicini i due stavano vivendo una crisi.

Via Agostini della Seta, dove si è consumata la tragedia (Foto Pardini/ Valtriani)

Via Agostini della Seta, dove si è consumata la tragedia (Foto Pardini/ Valtriani)

Almeno due spari che squarciano il silenzio di un pomeriggio di mezza estate nel quartiere di Sant’Ermete, nella periferia sud-est della città. Due colpi che distruggono per sempre la serenità non solo della zona, ma di tutta Pisa, che si trova adesso a fare i conti con una nuova tragedia. "Ho ucciso la mia compagna, venite". Una telefonata, intorno alle 14 di ieri, da far gelare il sangue nelle vene. Poche parole, tragiche e inquietanti, rivolte al centralino del 112 da Alessandro Gazzoli, guardia giurata di cinquant’anni, nato di Massa ma ma a Pisa da tantissimi anni. L’uomo, con la sua pistola 9x21, regolarmente posseduta per il lavoro di guardia giurata, ha ucciso la compagna, Samantha Del Gratta, che avrebbe compiuto oggi 45 anni. Dopo aver avvisato le forze dell’ordine, Gazzoli ha rivolto l’arma verso di sé, sparandosi in testa. La coppia lascia due figli di 20 e quasi 18 anni che in quei momenti non erano in casa. Gazzoli aveva lavorato a lungo presso la guardiania dell’area della ricerca del Cnr di Pisa, prima che l’appalto cessasse definitivamente. Lui era però rimasto in forza all’azienda per la quale lavorava da più di vent’anni ed era stato inserito negli organici della vigilanza degli uffici giudiziari cittadini.In questo momento era in ferie. La donna, che oggi avrebbe dovuto festeggiare il compleanno, invece, non lavorava.

Una tragedia che ha sconvolto non solo il quartiere, ma tutta la comunità pisana, lasciando tutti senza parole. Sul luogo del delitto è intervenuta la polizia, insieme alla scientifica che ha effettuato i rilievi e i sopralluoghi del caso. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’abitazione è risultata essere in ordine, senza nessun evidente segno di una precedente colluttazione o di una lite. La tragedia si sarebbe consumata nella camera da letto, dove sarebbero stati esplosi almeno due colpi di pistola. Voci di vicinato, sulle quali ora la polizia sta cercando di trovare conferma per dare una spiegazione e un movente al dramma, sostengono che nell’ultimo periodo la coppia stesse attraversando un periodo complicato.

Si sentivano liti, probabilmente per questioni sentimentali. Dalle testimonianze raccolte poche ore dopo la tragedia, però, ieri nessuno ha sentito i due litigare. Sarà dunque decisivo il racconto dei due figli, entrambi sotto choc per quanto accaduto, per ricomporre il quadro familiare. Sulle due salme, intanto, è stata disposta l’autopsia, che verrà effettuata probabilmente oggi, anche per cercare di capire con chiarezza il numero di colpi esplosi.

E mentre le forze dell’ordine si trovavano ancora all’interno della casa, tutto il vicinato ha vissuto con il cuore in gola momenti drammatici. "Non scherziamo, non si tratterà mica di Alessandro - racconta un vicino, con le mani tra i capelli e il fiato corto per la paura -. Lo conosco, lo vedo sempre. Non riesco a crederci. Sono davvero senza parole". Qualcuno dalla finestra osserva, senza voglia di turbare il silenzio della via, rotto solo dal pianto. Anche i colleghi del Corpo dei Vigili Giurati, appresa la tragica notizia, sono rimasti senza parole.

"Alessandro era un uomo buono - raccontano -. Sempre con la battuta pronta, sempre disponibile ad aiutare il prossimo. Siamo davvero senza parole, una tragedia che non riusciamo a spiegarci". "Una coppia estremamente riservata - raccontano altri amici -, andavano a prendere il gelato, ma non parlavano con nessuno. Giusto buongiorno e buonasera. Una tragedia indescrivibile"

Iacopo Nathan

Gabriele Masiero