
Novanta nuovi nati a Pisa. Non è un boom di natalità di noi bipedi, ma si avranno 90 nuovi "concittadini"...
Novanta nuovi nati a Pisa. Non è un boom di natalità di noi bipedi, ma si avranno 90 nuovi "concittadini" dalla cova della tartaruga che ha nidificato tra gli stabilimenti balneari Big Fish e Croce Rossa. Incrociando le dita, tra circa due settimane i piccoli di tartaruga metteranno la testa fuori da quella incubatrice naturale che è la sabbia, un’incubatrice sui generis perché sarà la temperatura a decidere anche il sesso dei nascituri. Ma a Livorno c’è chi farà di più, dove è attesa una schiusa notevole, perché una stessa tartaruga ha fatto tre nidificazioni per un totale di circa 300 esemplari.
A darci i numeri di quanto si celi nella camera delle uova è Yuri Galletti, responsabile toscano del progetto "Life Turtlenest" di Legambiente. "Sono novanta le uova che abbiamo monitorato. La schiusa, salvo imprevisti, dovrebbe partire intorno al 20-21 agosto", dice Galletti.
Questi giorni sono sicuramente delicati, e Legambiente lo sa bene, tant’è che si è attrezzata con una task force di venti volontari per il monitoraggio h24.
La storia della tartaruga pisana sta appassionando sempre più persone perché la "Caretta caretta" ha dovuto anche traslocare. Il nido rinvenuto al Big Fish era a sei metri dalla battigia. Ci poteva essere il rischio di un allagamento della camera delle uova. Ed allora Legambiente lo ha trasferito a sedici metri dal mare, in una zona di confine con il Bagno della Uisp. Sempre Galletti ricordò ai lettori de La Nazione che era possibile una seconda "nidiata" sempre a Marina. La stessa tartaruga che ora ha deposto le uova fece la stessa cosa due anni fa.
Insomma, se la "Caretta caretta" si trova bene in un posto ci ritorna, un po’ come le persone che ritornano allo "stesso mare, stessa spiaggia" se si sono trovate bene. Il ritrovamento, che segue quello straordinario del 2023, "conferma l’importanza del lavoro che stiamo portando avanti per la tutela dell’ambiente e per la biodiversità marina. La presenza sempre più frequente di nidi di Caretta caretta sulle nostre spiagge ci ricorda quanto sia fondamentale proseguire nel percorso di educazione ambientale e comunicazione verso la cittadinanza, affinché tutti possano contribuire alla loro salvaguardia": dichiarò l’assessore Giulia Gambini all’indomani del ritrovamento. Segno questo che una schiusa di 90 piccole tartarughe sarà salutata anche con un pizzico di orgoglio per la qualità dell’ambiente, che però va tutelato senza mai abbassare la guardia.