
Giovedì alle 19 l’incontro a ingresso libero nello spazio a due passi da Corso Italia
Un aperitivo scientifico in mezzo al verde. Al Giardino La Nunziatina di Pisa una nuova serata del ciclo di divulgazione "Aperitivi Scientifici", promosso dalla Commissione divulgazione del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa per avvicinare il pubblico a temi scientifici in un contesto informale e conviviale. Giovedì alle 19, il prof. Tiziano Marzo parlerà di "Dai campi di battaglia alla clinica: storia, evoluzione e sfide attuali della chemioterapia antitumorale". La partecipazione è gratuita, la consumazione dell’aperitivo è a carico del partecipante.
Consigliata la prenotazione: https://forms.cloud.microsoft/e/rJdURnzhBw. Info: [email protected].
Il primo appuntamento era stato curato dalla prof.ssa Eleonora Da Pozzo a inizio giugno. Alla fine dello stesso mese, l’incontro "Acqua e arsenico, un problema globale: la risposta della chimica fra storia e geografia", tenuto dal professor Christian Silvio Pomelli, dove si è parlato di contaminazione da arsenico nelle acque.
I prossimi eventi. Il Giardino urbano La Nunziatina, nel centro storico di Pisa, a due passi da Corso Italia, è un’arena estiva con cocktail bar e ristorante. Ingresso libero. Aperto dal lunedì al giovedì dalle 18 alle 24, il venerdì il sabato dalle 18 all’una di notte, la domenica dalle 18 alle 24. L’estate del Giardino La Nunziatina su Facebook @lanunziatinapisa e Instagram @lanunziatinapisa.
La storia del giardino. La fama del giardino di palazzo Mastiani Brunacci, per l’identità esclusiva, per la rarità delle sue piante e per il suo assetto, si deve a Elena Amati, che sposò il cavalier G. F. Mastiani Brunacci, il più ricco dei maggiorenti pisani. Sia il palazzo che il giardino nel XIX secolo furono l’occasione mondana più ambita dell’aristocrazia e dei grand tourist: Madame de Staël, la contessa d’Albany, la duchessa de Berry, Vittorio Alfieri, lord William Hamilton, Elisa Baciocchi Bonaparte, Cammillo e Paolina Borghese, i principi Torlonia, Giacomo Leopardi, furono gli ospiti con i quali Elena aveva rapporti di consuetudine. Non conosciamo il nome del progettista, per l’irreparabile perdita dell’archivio familiare, ma si può ipotizzare che la Mastiani si sia affidata all’architetto Gherardesca.