REDAZIONE PISA

Soccorritori sempre: "Accolti dalla Pa Il ferito era al sicuro"

Bloccati dal meteo: il racconto dello staff di Pegaso

Bloccati dal meteo: il racconto dello staff di Pegaso

Bloccati dal meteo: il racconto dello staff di Pegaso

PISAUna corsa contro il tempo, in ogni senso. Per portare il paziente, un giovane massese, al sicuro e contro il meteo che nella notte tra venerdì e sabato era terribile: pioggia, Libeccio, tuoni. Tanto che in quelle ore dalla Toscana era arrivata l’allerta arancione. La storia l’avevamo in parte raccontata, perché parla di impegno, accoglienza, corrispondenza. Loro, la squadra di Pegaso, il servizio di elisoccorso della nostra Regione, dopo aver condotto la persona che avevano a bordo a Cisanello, essendo impossibile rientrare in base, sono stati ospitati dalla Pubblica assistenza di Pisa, per poi ripartire verso Massa dopo le 7 del mattino.

"Siamo stati chiamati per un minorenne – racconta la dottoressa Silvia Pini (che lavora sull’elicottero dal 2019), insieme all’infermiera Stefania Scalici – che aveva avuto un incidente in strada a Massa. L’ambulanza lo ha trasportato alla nostra base, era critico e doveva arrivare a Pisa il prima possibile. Lo abbiamo stabilizzato e siamo riusciti ad atterrare. Il ragazzo ha raggiunto il policlinico grazie al mezzo della Misericordia di Pisa. Ma, quando siamo decollati di nuovo, c’era una tempesta in corso con vento e fulmini. Il comandante ha deciso di rientrare a Cisanello e ha parlato con la centrale. Dopo poco, sono arrivati i ragazzi della Pa di Pisa che ci hanno dato ospitalità nella loro sede di via Bargagna". Due chiacchiere, un po’ di riposo per poi tornare nuovamente in viaggio in sicurezza e arrivare a Massa, in attesa del servizio successivo.

I soccorritori, sia quelli a terra che quelli in volo, sono abituati a non dormire, al tempaccio, a lavorare in situazioni difficili. Un gesto spontaneo, dunque. "Scontato – aveva commentato proprio il presidente dell’Assistenza di Pisa, Alessandro Betti – Sappiamo che cosa significhi".

"Avevamo già portato a termine la missione mentre il tempo lo permetteva – afferma il responsabile dell’Uos Elisoccorso Pegaso 3, dottor Andrea Vignali – quindi il paziente era già a destinazione e sotto le cure necessarie. Cerchiamo di non rischiare, così, abbiamo atteso che le condizioni permettessero il rientro. A nome di tutti, voglio ringraziare i ragazzi e i vertici della Pubblica assistenza per l’accoglienza"..

An. Cas.