Arezzo, 5 agosto 2025 – L’inferno. Tutto in una manciata di minuti, sul nastro d’asfalto tra Arezzo e Montevarchi. Ancora sangue sull’Autosole. Tre morti e quindici feriti è il bilancio dello spaventoso incidente che ha coinvolto due tir, un’auto con roulotte e un pullman (colpito solo in parte). La tragedia poco dopo le 11, corsia nord: nell’ambulanza della Misericordia di Terranuova viaggiano Giulia Santoni, 23 anni, volontaria e Franco Lovari, 75 anni. Gianni Trappolini è alla guida del mezzo di soccorso. Avevano accompagnato Lovari all’ospedale di Arezzo per alcuni esami e stavano rientrando in Valdarno diretti all’ospedale della Gruccia dove avrebbero consegnato il paziente ai medici. Non hanno avuto il tempo, quel viaggio si è interrotto nella stessa ambulanza lanciata tante volte per salvare vite e oggi fatalmente al centro della tragedia. Schiacciata tra due camion e pressata contro il guard rail.
Ci sono volute ore per liberare i corpi dalla “ragnatela” di lamiere e vetri: i vigili del fuoco hanno lavorato a lungo. Come pure per liberare dalla cabina del tir accartocciata e sospesa sul guard rail, il camionista ricoverato in gravi condizioni a Careggi. L’elisoccorso Pegaso lo ha trasferito all’ospedale fiorentino con un atterraggio sulla corsia dell’Autosole.

“Ero lì, ho visto l’inferno”, racconta l’avvocato Paolo Romagnoli, alla guida della sua auto in compagnia della figlia, diretti in una località di vacanza. Per un soffio non è rimasto coinvolto nel pauroso schianto: davanti a sè aveva “solo una macchina di colore bianco, parzialmente toccata dal camion”. Ha visto il tir piombare sulla coda di veicoli che procedevano a marcia rallentata (il classico effetto “elastico” che si forma quando c’è un flusso intenso di veicoli). “Il camion non si è fermato e dopo il primo impatto si è intraversato ostruendo completamente la carreggiata. È stato spaventoso: la cabina dell’autista si è ripiegata a cavallo del guard rail”. Lui è riuscito a fermarsi in tempo, la macchina che lo precedeva è stata colpita.
“Ho visto due camionisti correre verso il punto dell’impatto con gli estintori perché da sotto la cabina del tir si levava del fumo nero, forse un principio di incendio. Ho immediatamente dato l’allarme chiamando il 112”. Poi l’arrivo dei soccorsi ”sono stati velocissimi. E le auto come la mia che erano davanti a quel disastro sono state fatte tornare indietro lungo la corsia di emergenza, poi fatte rientrare in direzione sud. Io ero diretto nell’alta Toscana e ho fatto il giro da sotto, passando per Montemignaio. Non avevo mai visto una cosa del genere. Sono addolorato per le vittime”. Gianni Trappolini era un “pioniere” della Misericordia di Terranuova, un punto di riferimento per tutti e un modello per i giovani volontari. Giulia, una “matricola”, già volontaria in divisa azzurra e da qualche mese aveva scelto di fare servizio civile proprio nella grande famiglia dei soccorritori.
Il presidente nazionale delle Misericordie, Domenico Giani, ha seguito passo passo le operazioni di soccorso nelle lunghe ore su quelle corsie rimaste chiuse al traffico, per buona parte della giornata. La carreggiata nord dell’Autosole, tra Arezzo e Valdarno, è stata riaperta nel tardo pomeriggio, poco dopo le 19. Il traffico, spiega Autostrade per l’Italia, in direzione Bologna transita su tutte le corsie disponibili e non si registrano problemi alla circolazione. In direzione opposta, verso Roma - dove il tratto è stato riaperto intorno alle 15.30 - i veicoli viaggiano su entrambe le corsie. Durante la giornata si sono formate code fino a cinque chilometri tra Incisa e Arezzo. E per ore, subito dopo il pauroso schianto, i veicoli sono stati fatti uscire e dirottati su percorsi alternativi. Che non sono riusciti a evitare code e disagi.