
I portici di piazza Vittorio Veneto dove l’uomo è stato ferito da uno sparo
Avrebbero un volto gli autori della sparatoria di giovedì scorso che, poco dopo le 22, ha gambizzato in pieno centro storico a Montevarchi un cittadino italo marocchino di 35 anni in Piazza Vittorio Veneto, a due passi dalla centralissima Via Roma. Dalle autorità competenti non trapela niente di ufficiale ma, a quanto saputo, già poco dopo l’episodio che ha scosso tutta la comunità montevarchina, le forze dell’ordine erano sulle loro tracce perché già noti per precedenti legati al mondo dello spaccio, proprio come l’uomo che è stato ferito con un colpo d’arma da fuoco e che, successivamente, dopo aver percorso alcuni metri sanguinante, si è dovuto fermare davanti al complesso edilizio del Foro Varchi per chiedere aiuto e far chiamare, al tempo stesso, i soccorsi giunti sul posto con la Misericordia di San Giovanni assieme alla compagnia dei carabinieri di San Giovanni. Proprio loro dopo le indagini di rito avrebbero individuato le due persone sullo scooter resesi artefici di questo folle gesto, pare sia stato intimidatorio - alla fine la gamba è stata colpita soltanto di striscio - ma poteva finire oltremodo in tragedia se si considera che a quell’ora la piazza vedeva la presenza di alcune persone che, anche per un semplice caso, potevano essere colpite con tutte le conseguenze che possiamo immaginare. Alla fine l’italo marocchino se l’è cavata con alcuni punti di sutura all’arto ferito, riconsegnato ai Carabinieri dai medici dell’ospedale della Gruccia è stato sottoposto a un interrogatorio che ha fatto poi luce sull’accaduto e, allo stesso modo, agevolato il lavoro dei militari che, come già detto, sarebbero arrivati già dalle scorse ore a individuare i responsabili della sparatoria.
Sono residenti nel Valdarno alla pari dell’uomo rimasto ferito, una parte importante l’hanno recitata le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona che, fornite dall’amministrazione comunale assieme alla polizia municipale, ha permesso di poter chiudere il cerchio su questa vicenda che, come più volte ricordato, ha messo tutti sull’attenti e fatto salire in maniera esponenziale la preoccupazione dei residenti che non si sentono di fatto sicuri anche per altri episodi, non di questa gravità per fortuna, che in più di un’occasione, soprattutto durante le ore serali, sempre in centro storico, sono finiti agli onori della cronaca. Con una lettera indirizzata al neo questore di Arezzo è stato il primo cittadino Silvia Chiassai Martini a chiedere un potenziamento delle forze dell’ordine, difficile sapere come andrà a finire ma di certo dopo quanto avvenuto qualcosa andrà fatto. Ne vale per l’incolumità di tutti.