
Jacopo Gambini e Leonardo Renzoni, i due ragazzi morti nello scontro
Pisa, 26 settembre 2025 – Un doppio addio nei luoghi dove abitavano. Domani alle 15 le famiglie, gli amici e i compagni di scuola saluteranno Leonardo Renzoni nella chiesa di San Piero a Grado e Jacopo Gambini in quella di San Martino a Ulmiano. Due cerimonie che saranno partecipatissime: le rispettive scuole si stanno organizzando per essere presenti. I due studenti si sono scontrati frontalmente in sella alle loro moto mercoledì 17 settembre in un’area di sosta vicino allo stabilimento di Ikea. La procura della Repubblica per i minorenni di Firenze, che coordina le indagini della polizia municipale di Pisa, starebbe procedendo al momento contro ignoti. Ieri si sono svolte le autopsie sui ragazzi, che in un primo momento sono stati scambiati: avevano entrambi i riccioli biondi e l’apparecchio. Due visi puliti e sorridenti. Un dolore nel dolore.
La famiglia di «Leo», come lo chiamavano in molti, ha deciso, avendone la possibilità, di donare i suoi organi che hanno salvato cinque vite. E, per il suo funerale hanno chiesto non fiori, per chi lo volesse, ma donazioni all’associazione italiana sindrome X fragile Toscana. Leonardo era attento a questo tema, avendo una persona a lui cara con la sindrome. Un altro gesto di generosità. «Lui era altruismo», ha spiegato il padre Michelangelo.
Stasera alle 21 la parrocchia, la famiglia e gli amici di Jacopo organizzeranno una fiaccolata dalla chiesa di Limiti, a quella di San Martino fra canti, preghiere e ricordi relativi a quattro ambiti a lui vicini, come spiega Don Marco: «Scuola, sport, parrocchia e amici». «E si prevede «una massiccia partecipazione, come per il funerale. Sarebbe stato così anche se fosse stato al mattino», racconta il preside dell’Iti Da Vinci, Federico Betti. «I docenti si sono riuniti – aggiunge – hanno presentato diverse proposte in sua memoria. Da progetti di educazione civica ad altri a medio termine».
Proseguono intanto le indagini: sono stati ascoltati i ragazzi presenti. Disposta anche una consulenza tecnica sulla dinamica. Mercoledì della settimana scorsa i due giovanissimi studenti erano con il «gruppo delle moto», sembra che si conoscessero «forse di vista». Ma avevano entrambi una grande passione per le due ruote. E durante un gioco, con la moto forse in parte sollevata - è il timore dopo i primi rilievi della municipale - qualcosa non ha funzionato. Restano ancora domande: c’era un terzo ragazzo sul posto? E in qualche telefono sono stati trovati video utili? Il papà di Leonardo aveva detto: «Sono quasi certo che tutto quello che è stato scritto fino a questo momento, al riguardo, sono ’cavolate’».