Carrara, 26 settembre 2025 – Era la casa dei sogni, nuova, luminosa, acquistata tre anni e mezzo fa per diventare il rifugio di una giovane famiglia. Oggi quelle stesse mura sono un incubo: in appena due settimane l’acqua e il fango hanno invaso l’abitazione per ben quattro volte, raggiungendo in certi momenti i cinquanta centimetri di altezza. Accade in viale Zaccagna a Carrara. Nella casa ci vivono marito, moglie e tre bambini. “Non si può vivere in questo modo – racconta Giuliana Ferrari, madre della proprietaria Beatrice Landi –. Qui ci sono tre bambini, uno dei quali disabile, e ogni volta che piove temiamo che l’ambulanza non riesca ad arrivare. È a rischio la vita di una bambina”. Tra lunedì e martedì la pioggia intensa ha trasformato le strade della zona in un fiume. “L’acqua è entrata dal cancello, poi dal muretto e, infine, è entrata in casa – spiega Giuliana –. Io ero all’estero, mia figlia ha un neonato e non poteva spostarsi. Sono riuscita a rientrare solo giovedì e ho trovato un macello. Mi hanno detto che era successo anche il mercoledì: due allagamenti consecutivi”. Dentro e fuori la casa sono rimasti rifiuti trascinati dalla strada: “Foglie, bottiglie di plastica, pezzi di stoffa, sigarette. Anche il cancello elettrico è saltato e diversi elettrodomestici sono da buttare”.

Non è la prima volta che succede. “Già in passato c’erano stati allagamenti, ma l’acqua defluiva in fretta. Adesso invece resta ferma finché non si prosciuga nel terreno. I tombini non funzionano, o non vengono puliti, io non lo so – racconta scoraggiata Giuliana-. So solo che mi sono ritrovata di nuovo sott’acqua”. Intanto le spese aumentano: “Ho dovuto comprare un deumidificatore da 700 euro solo per provare ad asciugare un po’ i muri”. Alla difficoltà dei danni materiali si aggiunge la delusione per i soccorsi. “Ho chiamato i Vigili del fuoco, mi hanno detto che potevano portarci via se eravamo in pericolo ma non occuparsi dell’acqua, perché era piovana e non di fognatura. Mi hanno rimandato alla Protezione civile, ma non rispondeva nessuno. Ho chiamato ovunque, alla fine un assessore del Comune di Carrara ha promesso che avrebbe sollecitato e portato il problema all’attenzione della sindaca, ma intanto la casa era già allagata”.
La preoccupazione resta soprattutto per la salute della bambina disabile, che ha bisogno di cure costanti. “Ogni settimana devono venire gli infermieri a domicilio e a volte serve l’ambulanza per portarla al Meyer. Ma se la strada è un lago, come arriva l’ambulanza? Non possiamo vivere con questa angoscia”. Non è un caso isolato. “Anche il mercatino dell’usato qui vicino ha avuto problemi – dice Giuliana –. Non è solo la nostra casa, è la zona che non regge più. Prima succedeva una volta ogni tanto, adesso in due settimane ci siamo ritrovati sott’acqua quattro volte”.
Alla fine, la beffa. “Sono tornata dall’estero il giovedì mattina e nella cassetta delle lettere ho trovato la cartella della bonifica da pagare. Ma quale bonifica pago io, se la bonifica non viene fatta?”. Una frase che riassume la rabbia e la frustrazione di una famiglia che si sente abbandonata e che guarda con timore alle prossime piogge, temendo che ogni temporale possa trasformarsi di nuovo in un incubo.