Integrazione tra politiche territoriali ed economiche, difesa della biodiversità, promozione dell’agricoltura sostenibile e biologica, valorizzazione delle produzioni tipiche, diffusione del turismo lento e naturalistico, sostegno all’agricoltura sociale e al consumo consapevole. Sono questi gli obiettivi del "Distretto rurale del Monte Pisano e della piana di Pisa", associazione di comuni ed enti del territorio nata a nell’ottobre scorso per rilanciare l’area del Monte Pisano, che è diventato operativo in questi giorni con la prima assemblea generale a Palazzo Gambacorti.
Nell’occasione è stato approvato il progetto economico territoriale per il distretto e il regolamento di funzionamento dell’assemblea distrettuale, così come l’avvio dell’iter per il riconoscimento formale da parte della Regione Toscana del Distretto rurale del Monte Pisano e della piana di Pisa. Attorno al tavolo i membri dell’associazione: il presidente del Distretto rurale, Alessandro Agostini, il vicepresidente Michele Conti, la segretario-tesoriere Fabiola Franchi (Vicopisano), e gli altri rappresentanti dei soci: Fabio Mencarelli (Calci), Filippo Pancrazzi (San Giuliano Terme), Mina Canarini (Vecchiano), Marco Pacini (Coldiretti), Francesco Elter e Monica Di Simo (CIA), Leonardo Paolino (Confagricoltura), Sabrina Perondi (Cna), Gianluca Bovoli (Strada dell’Olio), Alessio Giovarruscio (Confcommercio).
"Ringrazio tutti i partecipanti dell’incontro, i rappresentanti dei Comuni e delle associazioni economiche coinvolti – le parole del sindaco di Pisa e vicepresidente del Distretto, Michele Conti -. Con l’approvazione formale dei documenti, dunque, diventa pienamente operativo il Distretto rurale che ha individuato per i prossimi cinque anni le strategie per le politiche di filiera di un’area, quella pisana sia nel tratto di pianura che dei monti, che rimane in gran parte agricola e come tale va tutelata, vanno valorizzati i prodotti agricoli così come va tutelato l’ambiente di un’area molto delicata, in particolare in tema di difesa idraulica e idrogeologica".
Il Distretto punta a promuovere relazioni tra soggetti pubblici e privati, organizzare eventi, corsi e campagne informative, partecipate a bandi e progetti, collaborare con scuole, università, enti pubblici e centri di ricerca.