
L’iniziativa organizzata a Cascina da Avis e dal Centro trasfusionale di Aoup. Le unità cinofile hanno ricreato scenari d’emergenza e sensibilizzato sul tema. .
Una piazza, cinque ragazzi dispersi e un silenzio denso di attesa. Poi, un abbaio. Una coda che si muove. Una sagoma che corre. E all’improvviso, nel cuore di Cascina, la speranza prende forma: a inseguirla, con il naso basso e il fiuto allenato, sono cani addestrati che diventano eroi, cercatori di vite. È cominciata così, tra le vie del centro, la giornata "Alla ricerca del dono che salva vite", un’iniziativa organizzata da Avis Cascina e il centro trasfusionale di Aoup che ha unito uomini, animali, tecnologia e cuore per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione, del dono del sangue e dell’impegno di chi, ogni giorno, si mette al servizio degli altri.
Mentre le unità cinofile ricreavano scenari d’emergenza simulando ricerche e salvataggi – cinque giovani da ritrovare, tra case e piazze, con l’aiuto di droni silenziosi che vegliavano dall’alto – i volontari agli stand informavano, spiegavano, raccontavano. Parlavano di aghi, sì, ma soprattutto di vite: di quelle che si possono salvare con un piccolo gesto, fatto tre o quattro volte l’anno.
"È stata un’occasione di confronto e di promozione della cultura del dono di sangue ed emocomponenti - spiega il direttore di Avis Cascina, Giampaolo Tordini - degli umani ma anche degli animali. Il tutto con una convinzione: facendo rete riusciamo a creare e trovare donatori periodici capaci di coprire il fabbisogno degli ospedali del territorio".
Le dimostrazioni sono continuate fino a sera, quando c’è stato il momento clou della giornata: una tavola rotonda tra medici, volontari e istituzioni, dove la parola "dono" è risuonata più forte di ogni titolo o carica. È emerso un messaggio semplice, urgente e umano: "donare sangue è un atto di civiltà, un diritto ricevuto e una responsabilità da restituire. Un atto che, soprattutto d’estate, può fare la differenza tra la vita e la morte".
Ma accanto al cuore, anche la mente si è fatta avanti. A stupire è stata la presentazione delle attività sperimentali portate avanti a Cisanello, con l’uso di capsule intelligenti e droni di AbZero per la consegna automatizzata di sangue e farmaci salvavita. Il tutto si è concluso con un concerto e alle 22, l’iniziativa "fare rumore per Gaza", per ricordare che il sangue – ovunque – non deve essere sparso, ma donato.
Mar.Fer.