ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

L’impatto dei dazi Usa: "Moda e farmaceutica i settori più a rischio. Soluzioni per reagire"

Il presidente della Camera di commercio della Toscana Nord Ovest. Valter Tamburini: "Metabolizzare la botta e diversificare l’export".

Il presidente della Camera di commercio della Toscana Nord Ovest. Valter Tamburini: "Metabolizzare la botta e diversificare l’export".

Il presidente della Camera di commercio della Toscana Nord Ovest. Valter Tamburini: "Metabolizzare la botta e diversificare l’export".

di Enrico Mattia Del PuntaPISADopo settimane di tensioni, Washington e Bruxelles hanno trovato un’intesa sull’imposizione dei dazi commerciali: scongiurato l’aumento al 30%, ma confermato un dazio fisso del 15% che colpirà anche alcune delle filiere più rappresentative della Toscana e in particolare della provincia di Pisa. Un mercato che, per l’export pisano verso gli Stati Uniti, valeva 298 milioni di euro nel 2023 e che nel 2024 è sceso a 278 milioni, con una flessione già messa in moto dalla crisi della moda del 6,7%.

A rischiare di pagare il prezzo più alto saranno infatti proprio i settori della moda - già colpita da una grave crisi congiunturale - , della pelletteria, della farmaceutica, del vino, ma anche dei cicli e motocicli, insieme ad agroalimentare e alla chimica di base, tutti settori che tornano a tremare. L’auspicio di un dietrofront da parte dell’amministrazione americana è caduto nel vuoto.

"Bisognerà metabolizzare la botta – commenta Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest –. Rispetto allo scenario iniziale è andata meglio di quanto si paventava, ma i danni ci saranno comunque, soprattutto per quanto riguarda comparti già in sofferenza, come la moda e la pelletteria. Nella trattativa con Trump si poteva fare di più, anche se non è certo uno con cui è facile negoziare".

L’accordo viene presentato da Donald Trump e Ursula von der Leyen come una "intesa storica" per sanare squilibri commerciali di lungo corso, ma il segnale è chiaro: l’export Made in Italy, e in particolare quello toscano, dovrà affrontare nuove difficoltà.

Secondo il presidente Tamburini, "è fondamentale continuare a diversificare le esportazioni, orientandole anche verso altri mercati internazionali. I dazi americani colpiscono tutti allo stesso modo, ma a soffrirne saranno soprattutto le realtà meno strutturate".

La Camera di Commercio si prepara dunque ad affrontare l’impatto di queste misure con spirito pratico. "Non resta che prendere atto della situazione – aggiunge Tamburini – rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni per reagire. A Pisa città, l’impatto principale riguarderà il comparto farmaceutico". Tuttavia, potrebbero esserci esenzioni per i farmaci generici, quelli non coperti da brevetti.

Le ripercussioni sull’economia locale dei nuovi scenari internazionali sono già visibili e con i dazi il rallentamento dell’export verso gli Stati Uniti, iniziato già nei primi mesi del 2024, con forti difficoltà soprattutto nel settore della moda, non potrà fare altro che subire ulteriori flessioni. Gli Stati Uniti, dopo Germania, Francia e Spagna, rappresentano infatti il quarto mercato di riferimento per le imprese pisane.