
Controlli della guardia di finanza
L’indagine è partita nel 2023 da una segnalazione di "anomalia" da parte dell’Agenzia delle entrate a Castellina Marittima. Mentre il tentativo di frode principale sarebbe avvenuto a Ponsacco, nello stesso anno. Alla fine, sono stati due i denunciati (per indebita percezione di erogazioni pubbliche): un livornese di 50 e uno di 60 anni. Uno dei due - ha ricostruito la guardia di finanza - avrebbe già avuto problemi con la giustizia ma per altri reati. Bonus facciate e superbonus 110%, i militari del Nucleo di polizia economico- finanziaria di Pisa, coordinati dalla procura della Repubblica hanno scoperto quella che ritingono una truffa edilizia: sarebbero coinvolte, a vario titolo, anche altre nove persone fra Pisa e Livorno. La cifra complessiva è di circa 1,8 milioni di euro, costituiti da crediti d’imposta risultati fittizi, legati a lavori di ristrutturazione con i bonus "in realtà mai eseguiti o eseguiti in modo parziale". In campo anche una una società con sede operativa a Calci, ritenuta fasulla: è stata segnalata per la responsabilità amministrativa degli enti, introdotta dal decreto legislativo 231/2001, per i reati commessi dai propri amministratori. Secondo l’inchiesta, gli indagati, utilizzando la società “cartiera” amministrata da un prestanome, ma senza dipendenti, sede, mezzi e macchinari, avrebbero documentato inesistenti lavori di ristrutturazione (bonus facciata), di efficientamento energetico e antisismici (superbonus 110% e sismabonus) "per ottenere corrispondenti crediti d’imposta nel cassetto fiscale della medesima società “cartiera”". Tutto bloccato. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo per oltre 500mila euro.
A. C.