Pisa, 27 febbraio 2023 – Gli anarchici dichiarano guerra allo Stato e usano le piattaforme web di riferimento per propagandare le loro azioni ed esortare ad aderire alla "campagna di attacco diretto e distruttivo contro lo Stato" ricordando che "coloro che amministrano e mantengono lo status quo e i regimi di detenzione speciale sono persone in carne e ossa, con nomi e indirizzi: politici, giudici, pubblici ministeri, procuratori, forze di polizia, impresari e chiunque difenda e perpetui l’ordine esistente sono e saranno sempre nostri nemici dichiarati". Richiami diretti ad azioni violente come già aveva fatto il Gruppo di solidarietà rivoluzionaria rivendicando l’attentato al tribunale pisano.
“Solidarietà ai colleghi raggiunti da minacce e da azioni intimidatorie soltanto per aver esercitato, con scrupolo e fedeltà alla legge, il loro ufficio in processi per gravi reati commessi da esponenti dei movimenti anarchici". È quanto afferma la giunta esecutiva dell’Associazione nazionale magistrati sottolineando che "si susseguono notizie di azioni violente e intimidatorie di movimenti anarchici in varie parti d’Italia, a Bari come a Roma e da ultimo a Pisa". La vicinanza dell’intera Anm, prosegue la giunta, "vuole essere anche una forte richiesta di attenzione e fattiva vigilanza alle istituzioni competenti ad assicurare la sicurezza, perché la violenza non prevalga sui valori della civile convivenza che una giurisdizione indipendente quotidianamente realizza". Le indagini della Digos pisana proseguono su due piani paralleli cercare di dare un volto ai due individui incapucciati filmati dalla telecamera sopra il portone del tribunale dove è stata adagiato l’ordigno e capire se hanno potuto contare anche sull’appoggio di una rete di fiancheggiatori locali. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche decine di chat, siti, blog e pagine web che potrebbero indirettamente rivelare informazioni utili per scoprire i responsabili dell’attentato.
Reazioni preoccupate arrivano anche dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Il deputato leghista Edoardo Ziello, esprime solidarietà a magistrati, avvocati e operatori del tribunale pisano e definisce l’ordigno al Tribunale "un fatto di una gravità enorme non solo perché se la bomba fosse esplosa avrebbe potuto avere conseguenze pesantissime, per oltre 24 ore l’ordigno, inesploso ma ancora carico di liquido infiammabile e potenzialmente pericoloso, è rimasto lì dove era stato collocato, ma anche perché rappresenta un attacco alle istituzioni che colpisce il cuore della democrazia: con i violenti non si deve scendere a patti, è necessario, quindi, che vengano identificati al più presto gli autori di questo gesto indegno e che vengano garantiti alle patrie galere". Secondo il senatore del Carroccio, Manfredi Potenti , "la deriva della campagna anarchica a favore di Alfredo Cospito sta assumendo contorni sempre più preoccupanti e richiede la massima inflessibilità a tutela delle istituzioni e della sicurezza dei cittadini", mentre la capogruppo in consiglio regionale Elena Meini , osserva che "il Pd si scatena su degli scontri davanti al liceo fiorentino ed è silente sulla vera minaccia" che arriva dagli anarchici. "I contenuti della rivendicazione del fallito attentato al tribunale di Pisa - aggiunge Meini - sono per certi versi più preoccupanti dell’atto stesso perché testimoniano che i movimenti anarchici e di estrema sinistra sono pronti a colpire le istituzioni in nome della lotta al carcere duro. Nel ribadire solidarietà a chi opera nel tribunale pisano e il ringraziamento a chi sta operando per individuare i responsabili non posso però non sottolineare il doppiopesismo del Pd e del centrosinistra". Infine, il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato trova "gravissime le minacce" contenute nella rivendicazione anarchica. "Questo gesto - conclude il paralamentare - mostra ancora di più come la linea dura nei confronti degli anarchici sia stata corretta: non si può cedere di un millimetro nei confronti di chi si permette di ricattare lo Stato per ottenere un alleggerimento di pena".
Gab. Mas.