
Alcune installazioni di “Uncoded“
Una mostra d’arte a cielo aperto, disponibile per tutti dove l’unico biglietto per entrare sono gli occhi che sanno osservare. È arrivato a Pisa "Uncoded", un mostra curata da Claudio Francesconi che mette in dialogo creatività e linguaggi computazionali per anticipare la mostra internazionale di arte digitale "Unframed" che sarà presentata a breve sotto la Torre. Unframed - letteralmente "senza cornice" - è un’idea che sfrutta i totem multimediali sparsi per la città per trasmettere estratti video e installazioni digitali.
"Con Uncoded dimostriamo come l’arte possa vivere in forma diffusa nella città – sottolinea l’assessore al turismo Paolo Pesciatini – diventando parte della quotidianità e contribuendo a rafforzare Pisa come luogo di innovazione". L’iniziativa si pone all’interno della terza edizione di Vicine Distanze, un progetto culturale che promuove il confronto tra artisti italiani e cinesi, organizzato dall’Associazione EstOvestEst-APS, e che quest’anno è dedicata al tema dell’Acqua. La presidente dell’associazione Elisa Debernardi sottolinea infatti con orgoglio come "L’arte digitale non è più linguaggio di nicchia: a Pisa vogliamo aprire un confronto critico sul suo ruolo nel terzo millennio, intrecciando università, centri di ricerca, istituzioni e imprese in una visione comune".
"Questa arte – spiega Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica – occupa gli spazi multimediali della città e apre nuove possibilità di dialogo tra patrimonio, tecnologia e comunità". A lui fa eco la professoressa Wu Xueyan, direttrice dell’Istituto Confucio della Sant’Anna, che ha sottolineato come "L’arte digitale abbia superato i confini della lingua per parlare del dialetto universale della cultura. Uncoded a Pisa può essere un ponte che collega storia e contemporaneità, scienza e arte, Italia e Cina".
Mar.Fer.