
L’assessore all’Urbanistica e. mobilità urbana del Comune di Pisa, ingegner Massimo Dringoli
"Al ritorno a Pisa sulla via di Parigi, il consigliere Bruni, folgorato dal ricordo dell’esperienza vissuta, si raccomanda che a Pisa si adotti un Piano di Adattamento Climatico risultato di un progetto vero, come quello di Parigi. Evidentemente considera tutto quanto è stato fatto e si sta facendo a Pisa frutto di progetti finti, ossia il Piano della Mobilità Sostenibile approvato nel 2021 che fissa i limiti minimi che entro il 2031 devono essere raggiunti nei vari ambiti della mobilità (trasporto pubblico locale, piste ciclabili, inquinamento acustico, qualità dell’aria), ma anche il il Piano Strutturale Intercomunale, vigente dal giugno 2023, che si propone di regolare lo sviluppo del territorio innanzitutto in termini di sostenibilità ambientale". Così l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli replica al consigliere dem Enrico Bruni e sottolinea che, soprattutto per quanto concerne il Piano strutturale, il conseguente Piano operativo comunale "sarà sottoposto a un processo di Valutazione Ambientale Strategica proprio per approfondire le implicazioni legate ai cambiamenti climatici". Infine, l’affondo finale: "Pisa non solo si sta realizzando una rete ciclabile che ha già superato gli 80 chilometri (molto al di sopra dello standard nazionale di 23,4 km per ogni 100 kmq. di superficie comunale, che per il Comune di Pisa è di 185 kmq.), ma si sta sviluppando un sistema di verde pubblico che sarà ancora incrementato con il Piano operativo comunale e che non ha raffronti con quanto fatto nei decenni passati". Duri con Bruni anche i consiglieri comunali e possibili candidati alle regionali di Fdi, Maurizio nerini ed Elena Del Rosso: "La Pisa del 2030 è una visione scritta nel programma di mandato della nostra del centrodestra e mette al centro il verde urbano, la salute pubblica, la sicurezza del territorio e una mobilità sostenibile, con il progetto della tramvia come salto di qualità per la vivibilità dei quartieri".