
La partecipazione dei fedeli alla giornata dedicata a malati e disabili
Giubileo diocesano degli ammalati e delle persone con disabilità. Tra preghiere e testimonianze di sofferenza, il Giubileo ha riunito nella chiesa di San Sebastiano moltissime persone, nonostante la calda e bella giornata di sole che questo settembre ci sta regalando. Ha aperto il vescovo, monsignor Mario Vaccari, portando il saluto ai presenti, evidenziando la scelta su Massa come località meno difficoltosa da raggiungere per l’intera diocesi. L’evento è stato promosso dall’ufficio diocesano di pastorale della salute, favorendo l’accoglienza dei pellegrini provenienti anche da località limitrofe.
Hanno preso parola suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Nazionale per pastorale delle persone con disabilità e don Fabio Marella, cappellano del Meyer e collaboratore Cei, don Vincenzo Barbante, presidente nazionale della Fondazione Don Gnocchi. Il presidente ha ricordato come la struttura Don Gnocchi, nata per accogliere i bambini con difficoltà sotto l’ala protettrice di don Carlo Gnocchi, oggi sia un luogo aperto, di ascolto, accoglienza, riabilitazione e cura fino al fine vita, con l’hospice: "Ogni momento della vita è prezioso e nessuno è solo".
E ha ricordato che "la prima cura è la relazione, una sfida che il mondo deve sperimentare". Si è parlato di malattia e di fragilità, una condizione dell’uomo da sempre: "La fragilità offre opportunità importanti". Insomma, parole confortanti per gli ammalati, i disabili e le loro famiglie. Suor Veronica, nella lingua dei segni, ha raggiunto anche le persone con disabilità uditive. Toccanti le testimonianze di sofferenza di alcune persone che hanno superato l’emozione cercando di comunicare la loro esperienza e condividerla con i presenti. All’evento giubilare hanno preso parte anche alcune associazioni, tra cui Fede e Luce, Unitalsi, la Misericordia san Francesco di Massa, il Centro Volontari per la Sofferenza, coi loro componenti e volontari che quotidianamente dedicano un servizio agli ammalati e ai disabili.
Ed è stata una grande cerimonia religiosa, di fede e di speranza per chi soffre e dei loro cari. Come disposto dal decreto vescovile, è stato possibile accedere al dono dell’indulgenza. L’incontro si è concluso con la celebrazione della Messa presieduta dal vescovo Vaccari.
Angela Maria Fruzzetti