
Il deputato Andrea Barabotti con i quattro candidati alle regionali
di Alessandro Salvetti
"La nuova Toscana dovrà fare i conti con noi". Andrea Barabotti lancia così la campagna elettorale della Lega in vista delle Regionali del 12-13 ottobre. Dal palco del Parco degli Ulivi di Massa, in occasione della Festa della Lega Apuana 2025, l’onorevole, affiancato da grandi nomi del Carroccio toscano e massese come la senatrice Stefania Pucciarelli, l’europarlamentare Susanna Ceccardi, il segretario regionale Luca Baroncini e il vicesindaco di Massa Andrea Cella e il capogruppo della Lega in cosniglio Filippo Frugoli, mette in chiaro l’obiettivo – "cambiare la Toscana per dire basta alla marginalità a cui hanno relegato la nostra provincia" –, e presenta i quattro candidati: Andrea Tosi, Elisabetta Alberti, Michela Bertelloni e Roberto Malaspina.
Intervistati dal giornalista David De Filippi dopo il videosaluto del candidato del centrodestra Alessandro Tomasi e quello del vicesegretario generale Roberto Vannacci, i quattro hanno quindi tracciato un proprio profilo personale e presentato proposte, idee e battaglie da portare in regione, con un unico filo conduttore: ridare centralità a Massa, Carrara, Montignoso e alla Lunigiana. "Il nostro è un territorio con quattro identità diverse, che vanno coniugate" ha spiegato l’ex sindaco di Mulazzo, che ha poi lanciato la prima proposta: "La legge regionale va cambiata, perché impedisce a territori più deboli di avere un proprio rappresentante a Firenze".
Ma non solo. Per avere "un maggior peso" nelle decisioni di livello regionale, "i comuni della Lunigiana – ha aggiunto Malaspina – dovrebbero unirsi. Un comune unico è utopia, ma Aulla, Fivizzano e Pontremoli potrebbero accorpare tutti gli altri". Sanità e sociale, i temi dell’intervento di Alberti: "Serve una regione meno centralizzata – ha detto –, ma più vicina alle esigenze dei cittadini, perché è inaccettabile che le persone vadano a curarsi privatamente o fuori provincia. La disabilità, i bisogni e le necessità della gente non hanno colore politico e per questo io mi metterò al servizio di tutti, senza pregiudizi o strumentalizzazioni". E di decentralizzare ha parlato anche Tosi, che ha lanciato la proposta di riaprire il punto nascite di Carrara. "Vorrei regalare ai bambini la possibilità di avere scritto ‘Carrara’ come luogo di nascita sulla carta di identità" ha spiegato il capolista, snocciolando poi gli aspetti più critici della nostra provincia, frutto "di anni di disastri e marginalizzazione" da parte della sinistra.
"In 15 anni abbiamo perso quasi 20 mila abitanti e Carrara è scesa sotto i 60 mila per la prima volta dai tempi della guerra. Siamo fra gli ultimi in Toscana come reddito pro capite e come numero di posti letto in ospedale, solo 2,7 per ogni mille abitanti. Il rapporto fra over 75 e nuovi nati è sempre più alto, mentre tanti giovani vanno fuori regione per trovare lavoro". Quindi la stoccata alla sinistra: "Non serve il reddito di cittadinanza, ma serve creare lavoro vero per non far scappare i nostri ragazzi, come dare incentivi agli under 35 che vogliono aprire un nuovo esercizio commerciale". Sui giovani si è incentrato anche il pensiero di Bertelloni: "Si interessano alla politica, se questa si concentra sui loro bisogni. È nostro compito captarli, andare incontro alle loro esigenze, migliorando i loro luoghi e le loro attività".
Per la consigliera comunale di Montignoso, uno dei temi cardine è quello relativo a cava Fornace, di cui è Presidente in Commissione di Controllo: "Chiuderla sarà la mia prima battaglia – ha annunciato –. Montignoso deve tornare allo splendore di un tempo, così come il resto della provincia. Non ci piace nulla dell’attuale gestione da parte della sinistra, serve subito una svolta". Infine la questione infrastrutture, con Tosi che ha sottolineato la necessità di velocizzare i cantieri a Carrara e quella di portare in provincia quanti più finanziamenti possibile, mentre Malaspina ha rilanciato l’idea di uno svincolo autostradale a Villafranca e un ponte sulla Magra per unire Mulazzo a Filattiera.