SILVIA BINI
Cronaca

Il diario dei pratesi a Roma: "Lo sguardo a ciò che conta"

Prosegue il viaggio nella Capitale. Ieri l’arrivo del vescovo Nerbini e la visita nel luogo del martirio di San Paolo. "Una giornata ricca di fede e fraternità" .

Il gruppo della Pastorale giovanile della Diocesi di Prato in pellegrinaggio a Roma

Il gruppo della Pastorale giovanile della Diocesi di Prato in pellegrinaggio a Roma

La nostra giornata a Roma è iniziata con il ricordo della stanchezza, le emozioni e le attività del giorno precedente. Dopo la partecipazione alla santa messa insieme a tutti i ragazzi della nostra Diocesi c’è stato un momento di profonda unione spirituale che ci ha permesso di iniziare la giornata con il cuore aperto e lo sguardo rivolto a ciò che conta davvero.

Conclusa la celebrazione, ci siamo messi in cammino per visitare alcuni dei luoghi più significativi della città. Abbiamo ammirato l’imponenza del Colosseo, attraversato i Fori Imperiali veri custodi della storia millenaria di Roma – e ci siamo fermati davanti alla maestosa bellezza dell’Altare della Patria. Subito dopo la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, dove arte, spiritualità, silenzio e l’ammirazione dei pellegrini e visitatori ci hanno accolti in una atmosfera di profondo raccoglimento.

Ieri pomeriggio abbiamo avuto la gioia di essere raggiunti dal nostro vescovo Giovanni Nerbini con il quale ci siamo recati all’Abbazia delle Tre Fontane, un luogo carico di memoria, dove – secondo la tradizione – fu martirizzato San Paolo. Ad accoglierci è stato padre Manuel, un frate trappista che ci ha guidati in una riflessione intensa e profonda sul significato del Giubileo. Attraversare la Porta Santa, ci ha spiegato, non è solo un gesto simbolico, ma un’esperienza capace di sanare le ferite interiori e rafforzare le parti più fragili di ciascuno di noi.

Abbiamo poi vissuto un piccolo ma toccante Giubileo all’interno della cappella dove è custodito il palo sul quale, secondo la tradizione, l’apostolo Paolo fu decapitato. È stato un momento di grande silenzio e preghiera, che ci ha aiutati a sentire più da vicino la testimonianza viva della fede. La giornata si è conclusa con la preghiera dei Vespri in un parco lì vicino, dove, immersi nella quiete della natura e nella luce calda del tramonto, abbiamo affidato a Dio tutto ciò che abbiamo vissuto, portando nel cuore la bellezza di una giornata ricca di storia, fede e fraternità e la gioia di questa esperienza di condivisione di fede mondiale che è il Giubileo.

Costanza Emanuele Emma Pietro