ANASTASIA BIANCARDI
Cronaca

Lupi e cinghiali, è allarme. Le valli di Zeri sono invase: "Danni agli agricoltori"

Greggi al pascolo preda di attacchi e raccolti completamente distrutti. Problemi anche per i cani incustoditi. Installati cartelli in prossimità dei pascoli.

I cartelli installati dal comune di Zeri in collaborazione con alcune associazioni per segnalare la presenza delle greggi e dei cani da pastore con le indicazioni su tutti i comportamenti corretti da tenere

I cartelli installati dal comune di Zeri in collaborazione con alcune associazioni per segnalare la presenza delle greggi e dei cani da pastore con le indicazioni su tutti i comportamenti corretti da tenere

L’allarme predatori e ungulati risuona più forte che mai nelle Valli di Zeri, specie negli ultimi mesi. I primi infatti si accaniscono sulle greggi al pascolo e i secondi continuano a moltiplicarsi, avvicinarsi alle case e distruggere i raccolti, compromettendo i guadagni di chi vive di agricoltura e allevamento. Fondamentale, di conseguenza, anche il tema della sicurezza: oltre a lupi e cinghiali, che si spingono sempre più vicino ai centri abitati, anche i cani da guardiania se lasciati incustoditi finiscono per arrecare gravi disagi sia ai cittadini che ai turisti. "I lupi sono animali bellissimi – ricorda il sindaco di Zeri Cristian Petacchi – ma i loro attacchi stanno causando danni materiali e morali. Chi si dedica a questo mestiere investe moltissimo e ritrovarsi i capi sbranati è demoralizzante. Senza contare i cinghiali che, complice la chiusura della caccia a causa della peste suina africana, distruggono tutto ciò che incontrano. Spesso non bastano nemmeno recinzioni e misure di contenimento".

Tutto questo rischia di portare all’abbandono dei mestieri e, di conseguenza, del territorio che lasciato a se stesso appare trascurato e diventa più fragile. È risaputo quanto siano connesse la mancata cura dei terreni e il dissesto idrogeologico, soprattutto in un periodo come questo caratterizzato da eventi meteo estremi. "Per proteggersi dagli attacchi esistono i cani da guardiania – prosegue – che svolgono un lavoro fondamentale ma non sempre sono gestiti in modo adeguato. Per questo, a inizio anno, in collaborazione con le associazioni ’Io non ho paura del lupo’, DifesAttiva e cooperativa Eliante, abbiamo avviato un percorso coinvolgendo cittadini e allevatori e installando cartelli che segnalano la presenza delle greggi e dei cani da pastore con indicazioni sul comportamento da tenere. Lo abbiamo fatto solo in prossimità dei pascoli, mentre sulle strade pubbliche chiunque deve poter transitare senza timori. La maggior parte degli allevatori è virtuosa e ha reagito bene all’iniziativa, speriamo siano un esempio per chi spesso fa orecchie da mercante. Siamo i primi in Italia ad aver aderito al progetto ’Cani da protezione del bestiame’: ci aspettiamo che le associazioni di categoria si uniscano alla battaglia affinché agricoltori e allevatori abbiano risposte ai problemi che li assillano".

Anastasia Biancardi