
Salta la guardia medica turistica a Marina di Massa. Ed è polemica (Foto di repertorio)
Marina di Massa, 6 agosto 2025 – Stavolta non è arrivato nessun soccorso ‘esterno’: niente da fare per la guardia medica turistica nei locali della Partaccia. Il servizio, che già negli ultimi anni aveva subito una netta riduzione in merito ai tempi, agli orari e ai giorni di erogazione a causa della carenza di medici disponibili, questa estate si è fermato del tutto. L’emergenza ‘sanitaria’ legata ai pochi medici a disposizione continua a creare disagi e disservizi. Perché, per quanto è vero che il servizio di guardia medica turistica viene ancora garantito ma soltanto a Carrara, aver perso - almeno per questa estate - quello che era il punto di riferimento della Partaccia, soprattutto per i turisti della zona, rappresenta un netto passo indietro.
Quest’anno, invece, niente da fare. Ambulatori chiusi, qualche domanda sui social e la conferma che arriva dal portale dedicato alla guardia turistica: nessun punto lungo la costa apuana. Il servizio viene garantito soltanto tramite la guardia medica, alla Casa della Comunità in piazza Sacco e Vanzetti a Carrara, dal primo luglio al 31 agosto. Come c’era anche negli anni passati. Nulla per la Partaccia o la costa: il punto più vicino è a Forte dei Marmi. Negli ultimi due anni, l’Asl Toscana nord ovest aveva emesso il classico bando, per individuare medici disposti a effettuare il servizio di guardia turistica, senza però riuscire a coprire tutti i turni e le molti sedi presenti nell’area di gestione.
Il ‘buco’ era stato coperto grazie alla collaborazione con il Comune di Massa e la pubblica assistenza Croce Azzurra MassaMontignoso, che si era fatta carico della gestione del servizio nella sede di via delle Pinete. Inoltre c’era anche un contributo straordinario da parte del Comune. L’anno scorso, ad esempio, erano stati destinati 10mila euro derivanti in parte dell’imposta di soggiorno per garantire la guardia medica turistica alla Partaccia dal 20 luglio al 15 settembre, definita appunto “zona turistica nevralgica soprattutto per i tanti campeggiatori che nel periodo estivo vi soggiornano”. Il servizio garantiva “visite ambulatoriali e domiciliari, consulti telefonici”, nei giorni feriali e prefestivi, con punto primo soccorso anche per cittadini e residenti.