FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Rallenta la domanda di lavoro. Lucca, tiene solo il comparto turistico

Dai dati della Camera di Commercio emerge un calo significativo nel manifatturiero e nelle costruzioni

A sostenere l’occupazione in Lucchesia e nella provincia di Lucca è ancora una volta il turismo, con dinamiche positive nel comparto dell’alloggio e della ristorazione (foto Alcide)

A sostenere l’occupazione in Lucchesia e nella provincia di Lucca è ancora una volta il turismo, con dinamiche positive nel comparto dell’alloggio e della ristorazione (foto Alcide)

Lucca, 12 agosto 2025 – Rallenta la domanda di lavoro a Lucca, Pisa e Massa: ad agosto 2025 le imprese delle tre province prevedono complessivamente quasi 4.570 assunzioni. A sostenere in parte l’occupazione è ancora una volta il turismo, con dinamiche positive nel comparto dell’alloggio e ristorazione in tutte e tre le province.

Al contrario, si registra un calo significativo della domanda di lavoro nel manifatturiero e nelle costruzioni, a causa del rallentamento dei cantieri legati al PNRR e della fine degli incentivi fiscali. Preoccupa anche la persistente distanza tra domanda e offerta di lavoro: oltre il 50% delle posizioni risulta difficile da coprire, con punte del 55% a Pisa e 52% a Massa-Carrara.

“I dati di agosto – dichiara Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – confermano un mercato del lavoro in transizione, sostenuto ancora dall’effetto stagionale del turismo, ma penalizzato da un contesto economico in progressivo raffreddamento. L’industria, in particolare quella delle costruzioni, inizia a risentire della fine dei bonus e del rallentamento del Pnrr. Ma a preoccuparci maggiormente è la difficoltà strutturale nel reperire personale qualificato. Serve un’azione urgente e condivisa su formazione, attrattività del lavoro e politiche attive, altrimenti il rischio è che il mercato del lavoro diventi un freno debole per la crescita”.

Le imprese lucchesi prevedono circa 2.000 assunzioni ad agosto. La richiesta dell’industria è in calo (-13% manifatturiero, -26% costruzioni), mentre i servizi crescono del 3%, trainati da turismo (+16%) e commercio (+4%), mentre i servizi alle imprese sono in calo (-13%). Il comparto agricolo prevede 70 ingressi. Il distacco tra domanda e offerta di lavoro colpisce il 47% delle assunzioni, un valore in linea con la media nazionale, e si rileva soprattutto tra tecnici (63%), operai specializzati (55%) e ingegneri (90%). La carenza di candidati è la causa principale dichiarata dalle imprese (31%), ma preoccupa anche la preparazione inadeguata. I contratti a tempo determinato rappresentano il 64% del totale. Solo il 29% delle assunzioni è rivolto a giovani under 30, in calo rispetto al 2024. Le figure più ricercate sono: addetti alla ristorazione (510), addetti alle vendite (150), operai meccanici e personale edile.

La domanda di lavoro delle imprese apuane è diminuita dell’11% ad agosto, posizionandosi sotto le mille unità. Il calo interessa in particolare l’industria (-23%), con una contrazione sia nel manifatturiero (-19%) che nelle costruzioni (-33%). Anche i servizi arretrano del 6%, fatta eccezione per il turismo, in crescita del 15%. Le difficoltà di reperimento permangono elevate (52% dei casi), dovute in gran parte alla mancanza di candidati (30%). Le maggiori criticità si registrano tra gli operai specializzati e conduttori di impianti (73%), in particolare nel settore elettronico (97%) e meccanico (84%). Aumenta anche la quota di imprese che segnala una preparazione inadeguata dei candidati (18%). I contratti offerti sono prevalentemente a tempo determinato (66%).

Il 32% delle assunzioni è rivolto a giovani. Tra le figure professionali più ricercate prevalgono gli addetti alla ristorazione (510), seguiti da addetti alle vendite, addetti alla logistica e alle pulizie.