FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Giglioli e Cecchetti (Avs) “Ostruzionismo dannoso“

I due candidati alle regionali per le forze ambientaliste e di sinistra

Cecchetti e Giglioli

Cecchetti e Giglioli

"L’ostruzionismo del Comune di Lucca contro la pubblicizzazione dell’acqua danneggia tutti gli utenti lucchesi": se ne dicono convinti Francesco Cecchetti e Valeria Giglioli, candidati alle prossime regionali per Avs, che ricordano come nel 2001 un referendum chiese che dall’acqua non si traesse profitto.

"Sappiamo – si legge in una nota – come è andata a finire: in un quadro in cui società private quotate in borsa sono saldamente presenti nelle società di gestione e l’attore pubblico continua a indossare gli abiti (e i comportamenti) del privato, le tariffe a carico degli utenti sono generalmente aumentate negli ultimi quindici anni ben oltre l’aumento del costo della vita, sono stati ridotti gli investimenti rispetto ai margini operativi, sono peggiorati gli indici di perdita idrica, si sono più volte verificati ‘curiosi‘ scostamenti tra le previsioni dei piani economico finanziari predisposti dagli enti locali e i bilanci dei gestori".

Per i due esponenti della sinistra, è in questo scenario che deve essere affrontata la questione del servizio idrico integrato lucchese. "Siamo convinti che i servizi pubblici integrati (tutti) – prosegue la nota – debbano essere ripubblicizzati e i privati debbano essere liquidati. Le multiutility quotate in borsa sono una vera e propria sciagura. Il processo di ripubblicizzazione dei sistemi idrici, tuttavia, deve essere perseguito, gestito, monitorato a livello regionale e con una iniziativa forte dei Comuni, secondo regole precise e nel rispetto degli esiti del referendum del 2011. Troviamo miope e poco lungimirante sia la posizione di chi pensa all’acqua pubblica come ‘proprietà‘ di qualcuno, da gestire in autonomia, nel ‘piccolo cortile di casa‘ sia la posizione di chi pretende di ridisegnare i confini degli Ato in base alle attuali presenze dei privati e in base agli attuali orientamenti dei soggetti pubblici in campo per dare spazio a nuove, discutibili compagini societarie che pare siano concepite più per garantire posizioni di rendita ai proponenti che per garantire gli interessi degli utenti".

La ricomposizione degli Ato, viene aggiunto, non è comunque un tabù e Sinistra Italiana chiede da tempo un ricongiungimento dei comuni della Piana sotto uno stesso ambito.

"L’atteggiamento di ostruzionismo strumentale dell’amministrazione di Lucca rispetto alle previsioni di fusione di Geal in Gaia – conclude la nota – danneggia soprattutto ai cittadini lucchesi, ‘intrappolati‘ in una compagine societaria giocoforza impossibilitata ad effettuare gli investimenti necessari a manutenere ed estendere le reti".