MATTEO ALFIERI
Cronaca

Omicidio di Ausonio Coli: "No all’incidente probatorio". Respinta l’istanza di Innocenti

La Corte di Assise non ha ritenuto accettabile la richiesta di analizzare nuove prove. Impossibile a questo punto per il commercialista riproporre la revisione del processo.

Francesco Innocenti

Francesco Innocenti

GROSSETOInammissibile. Non potrà esserci la revisione del processo a Francesco Innocenti, condannato all’ergastolo per l’omicidio del commercialista Ausonio Coli avvenuto l’8 marzo del 2004. La richiesta di incidente probatorio, propedeutica per un’altra richiesta di revisione del processo, è stata ritenuta inammissibile dalla Corte d’Assise del tribunale di Grosseto presieduta dal giudice Sergio Compagnucci e Agnieszka Karpinska. Lunedì arriveranno le motivazioni della sentenza. Secondo l’avvocato Stefano Giorgio, che aveva chiesto l’incidente probatorio c’erano gli orari che non erano compatibili e nemmeno i colpi di pistola che furono sparati per uccidere il commercialista in un ufficio nel centro di Grosseto intorno all’ora di pranzo. Innocenti tra l’altro si è sempre professato innocente. Secondo il legale quella condanna all’ergastolo "faceva acqua da tutte le parti. La nostra richiesta di incidente probatorio è giusta perchè ci sono degli elementi nuovi che la corte avrebbe dovuto valutare con attenzione". Richiesta che è finita addirittura in Corte d’Assise. Tre gli elementi che l’avvocato aveva chiesto di rivalutare: Il primo riguarda l’orario dell’omicidio: i giudici lo collocano intorno alle 13.30, ma l’orario corretto sarebbe successivo e in un momento in cui, come dimostrano le celle telefoniche, Innocenti era già lontano da lì. Secondo Giorgio anche la presenza di polvere da sparo sulle mani di Innocenti era da valutare in maniera diversa: quella prova secondo lui era da ritenersi inattendibile perchè il suo assistito fu accompagnato da Arcidosso a Grosseto nell’auto della Polizia. Incongruenze che però la Corte di Assise non ha ritenuto tali. E Innocenti dovrà dunque scontare l’ergastolo.