
Matteo Bartolini protesta contro la decisione del Comune di applicare una “gabella“ per il servizio di accompagnatore, nella foto insieme a Serena titolare del noto ristorante “Da Sandra“ a Fabbriche di Vallico
Una lettera all’indirizzo del sindaco Michele Giannini, il mittente è di nuovo lui, Matteo Bartolini, genitore di un bambino che frequentava l’asilo di Fabbiche di Vallico. “La scuola di Fabbriche di Vallico è chiusa, l’anno scorso la Primaria e quest’anno l’Infanzia. Purtroppo i numeri parlano chiaro ma l’Amministrazione Comunale ha mostrato ben poco interesse, tanto è vero che né il sindaco né un suo delegato si sono presentati all’ultima festa di fine anno dei bimbi“. Ma per Matteo Bartolini (la moglie Serena gestisce il noto ristorante “Da Sandra“) il corto circuito è anche un altro.
“Avrei pensato che un sindaco avrebbe fatto di tutto per venire incontro ai tre bimbi iscritti alla scuola dell’infanzia – osserva Bartolini –. Invece no, ha deciso che l’accompagnatore per la scuola dell’infanzia debba essere pagato mentre fino alla fine dell’anno scolastico 2024/2025 il servizio è sempre stato gratuito. Un accompagnatore che in questo modo va in carico a solo tre bambini di cui uno è mio figlio, fortunati ma anche sfortunati di avere un reddito Isee che supera i 16mila euro, e quindi costretti a pagare 150 euro al mese solo per l’accompagnatore. Ovviamente a questo si aggiungono le spese di trasporto e della mensa. Con queste cifre l’unica soluzione è la rinuncia al servizio ed è quello che farò rivolgendomi dal prossimo anno alla scuola di Calavorno“. In pratica il figlio del signor Bartolini è l’unico oggetto della “sovrattassa“. “Le altre due famiglie fanno parte del progetto Sai, dunque per loro il costo del servizio di 150 mensili, sarà sostenuto e corrisposto al Comune dalla cooperativa che le segue“. Matteo Bartolini è persona conosciuta anche per essere stato capo di gabinetto del sindaco Giurlani a Pescia.
“Voglio sperare - scrive ancora nella lettera indirizzata al primo cittadino –. Voglio sperare che questa sua scelta sia frutto di una consapevole amministrazione della Cosa Pubblica (cosa della quale mi permetto di dubitare) e non ascrivibile ad altre questioni di natura personale“. “Mi infastidisce il fatto che mi è stato chiesto di pagare per l’accompagnatore quando ancora il trasporto non è stato organizzato o quantomeno non mi è stato comunicato. Quello che so per certo è che porterò mio figlio in un’altra scuola“.
Laura Sartini