
Nella foto d’archivio due operatrici di un’associazione di volontariato mentre trasportano un paziente su un’ambulanza
A stimolare una riflessione sulla situazione presente nell’ambito socio sanitario nella Valle del Serchio e sul rilancio dei servizi territoriali, in particolare nelle aree interne e montane, arriva una nota di un abitante di Piazza al Serchio, Filippo Lifodi, che parte dell’ambiente stesso, essendo un operatore qualificato del settore.
"Vivo in Alta Garfagnana, una terra meravigliosa ma dimenticata – argomenta nella missiva trasmessa ufficialmente anche alla Regione Toscana –. Come cittadino e come operatore nel settore sociale-sanitario, ho vissuto sulla mia pelle una realtà che non può più essere ignorata e cioè che la Toscana, per chi non ha un grosso portafoglio, non restituisce nulla. I servizi sono carenti, i trasporti pubblici assenti, le opportunità lavorative scarse. E chi ha una qualifica riconosciuta non trova spazio nemmeno nei concorsi pubblici. La mia non è una semplice valutazione amministrativa, bensì una richiesta di dignità. Le persone non possono essere trattate come numeri o come voci di bilancio. Esiste una profonda insoddisfazione sociale e molti giovani e professionisti sono costretti ad andare fuori regione per fare esperienza. Questo non va bene. Per questo, invito la Regione Toscana a guardare al modello della Regione Lazio, che ha saputo attivare politiche inclusive e concrete. Invito la Toscana a migliorarsi, a investire nelle persone, nei territori, nei servizi pubblici.
E lo faccio con alcune proposte chiare, come la creazione di un ente regionale per l’emergenza sanitaria e socio-sanitaria, con accesso libero alla domanda di lavoro e inclusione di figure tecniche. Stop al volontariato come unica risorsa; servono assunzioni stabili e retribuite. Fondamentale la formazione regionale per soccorritori e operatori territoriali finalizzata all’inserimento lavorativo, aperti anche a chi ha già qualifiche riconosciute, per valorizzare le competenze esistenti, come l’apertura dei concorsi pubblici a tutte le figure riconosciute. Importante incentivare la nascita di Srl locali per il trasporto sanitario e sociale e potenziare i trasporti pubblici nelle aree rurali e montane, visto che I mezzi servono a prescindere dalla domanda, tra altre politiche inclusive da attivare".
Fio. Co.