
La tragedia del 4 agosto riaccende il dibattito sulla grande infrastruttura. La senatrice del Carroccio nega il definanziamento: "Fondi diversi". "Siamo in fase di aggiornamento tecnico, la priorità è accorciare i tempi".
di Serena Convertino
AREZZO
Il drammatico incidente del 4 agosto in cui hanno perso la vita i due soccorritori della Misericordia valdarnese e il paziente che stavano trasportando ha soffiato su un fuoco mai spento. Quello della realizzazione della terza corsia dell’Autostrada del Sole. Una questione urgente, ormai pare evidente, soprattutto dal punto di vista della sicurezza.
Sul punto, era in programma un incontro tra la senatrice Tiziana Nisini e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che due giorni fa si trovava alla Versiliana. Un incontro che formalmente è mancato ma riguardo al quale la senatrice rassicura: "Il ministro è ben informato sulla questione. Ci stiamo lavorando".
Giusto un mese fa, Nisini metteva un punto sulle accuse di definanziamento dell’opera nel tratto tra Incisa-Reggello e il Valdarno assicurando che fossero in corso "interlocuzioni per garantire la copertura economica dell’intervento".
Onorevole, a che punto è oggi il progetto?
"In una fase di aggiornamento in base alle normative. Quello che è mancato negli ultimi anni è il giusto coordinamento tra Regione e Autostrade per l’Italia (Aspi). La Regione non si è mossa in sintonia con i tempi dell’ente e questo ha creato difficoltà. Si è arrivati a fare un pezzo di strada (la bretella di Valvigna) che non si collega a nulla, e che ora va aggiornato e risistemato".
Da dove ripartire concretamente?
"Il mio compito sarà mettere insieme ministero, Aspi e Regione. Aprire un dialogo vero, anche con gli uffici tecnici, per capire qual è l’iter e quali sono i tempi. Il progetto va aggiornato alle normative attuali, e l’obiettivo è accelerare al massimo. È un’opera che va fatta: adesso dobbiamo capire i tempi".
A proposito di tempi, si parla di 2027 per l’avvio dei lavori. Conferma?
"È la data indicata oggi. Va detto che le autorizzazioni sono scadute, quindi serviranno una nuova Conferenza dei Servizi e l’adeguamento del piano economico-finanziario".
E le risorse? Il ponte sullo Stretto toglierà fondi alla terza corsia?
"I fondi arrivano da due fonti indipendenti. Quelli per il ponte, ad esempio, sono ministeriali e viaggiano su un binario diverso rispetto a quelli per la terza corsia. Salvini è favorevole all’opera e il ministero sta lavorando per garantire la copertura economica".
È possibile che il progetto venga definanziato?
"Non c’è alcun definanziamento in atto. Il progetto è in aggiornamento tecnico da parte della concessionaria".
Il tema sicurezza è tornato centrale dopo l’incidente in cui hanno perso la vita due soccorritori e un paziente.
"Sì, e non solo per la terza corsia. Si parla di frenata automatica per camion e auto, di revisione della patente a una certa età: tutte proposte da valutare con attenzione. Gli incidenti e i morti sulle strade sono diminuiti con i decreti Salvini, ma bisogna distinguere tra chi guida bene e chi no. Le sanzioni non bastano, serve la partecipazione attiva di chi è al volante".
Qual è la priorità al momento?
"Fare il prima possibile. L’interlocuzione con il ministero era già iniziata. Adesso andremo avanti".