MARCO CORSI
Cronaca

Terza corsia tra Incisa e Valdarno. Le rassicurazioni della Lega

Tiziana Nisini e Gemma Peri hanno spiegato che “sono in corso interlocuzioni per garantire la copertura economica dell'intervento” e che, secondo quanto dichiarato da Autostrade per l'Italia, l'avvio dei lavori è previsto per il 2027.

I vertici della Lega aretina

I vertici della Lega aretina

Arezzo, 02 luglio 2025 – Nuovo capitolo nella querelle politica sulla realizzazione della terza corsia autostradale tra Incisa-Reggello e Valdarno. Dopo le forti critiche del centrosinistra locale in merito al possibile definanziamento del progetto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervengono la deputata toscana della Lega Tiziana Nisini e la commissaria della Lega Valdarno Gemma Peri, che accusano la controparte di “strumentalizzazione e disinformazione”. "È incredibile la disinformazione di certa sinistra - dichiarano Nisini e Peri -. Il partito del no a tutto dovrebbe sapere che, ad oggi, il progetto è in fase di aggiornamento tecnico da parte della Concessionaria. Le autorizzazioni ei pareri precedenti sono scaduti, quindi sarà necessaria una nuova Conferenza dei Servizi e l'adeguamento del Piano Economico-Finanziario, su cui il MIT ha già avanzato osservazioni".

Le dichiarazioni arrivano in risposta alle accuse del gruppo consiliare Centrosinistra per San Giovanni, che aveva espresso preoccupazione per l'orientamento – seppur ancora non ufficializzato – del Ministero guidato da Matteo Salvini di togliere fondi al progetto della terza corsia nel tratto valdarnese dell'Autostrada A1, spostando le risorse su altre opere, tra cui il Ponte sullo Stretto di Messina. "La scelta è grave e incomprensibile - aveva dichiarato il gruppo consiliare -. Il Ministero giustifica il definanziamento con l'urgenza del Ponte, ma è un'affermazione assurda: si tratta di sottrarre risorse a un'infrastruttura strategica per la mobilità e lo sviluppo economico del cuore del Paese, per destinarle a un'opera faraonica priva di una rete viaria e ferroviaria adeguata e senza tempi certi di realizzazione". Nel mirino anche lo stesso ministro Salvini, accusato di fare “una campagna elettorale permanente” e di “privilegiare la visibilità mediatica a scapito delle reali esigenze dei territori”. Particolarmente critico il passaggio sulle opere compensative incomplete, come il caso emblematico della bretella di Valvigna: "Il secondo lotto, di competenza ministeriale, è fermo per mancanza di fondi, mentre quello realizzato dalla Regione Toscana è stato completato nei tempi previsti. Il risultato? Una rotonda che si affaccia sul nulla".

Nisini e Peri replicano sottolineando che “sono in corso interlocuzioni per garantire la copertura economica dell’intervento” e che, secondo quanto dichiarato da Autostrade per l’Italia, l’avvio dei lavori è previsto per il 2027. “È evidente – aggiungono – che la sinistra, senza idee, cerchi ogni appiglio per portare avanti attacchi pretestuosi e ottenere un po’ di visibilità. Il MIT e il ministro Salvini stanno lavorando sin dal primo giorno per rilanciare il Paese dopo anni di immobilismo che hanno lasciato l’Italia indietro sul piano infrastrutturale. È ora di smetterla con le fake news”. Lo scontro politico sul futuro della terza corsia resta quindi acceso, con il Valdarno al centro di una discussione che intreccia sviluppo locale, strategie nazionali e propaganda elettorale. Sullo sfondo, la concreta preoccupazione di cittadini, imprese e amministratori locali, che temono un ulteriore rallentamento di un’opera attesa da anni e giudicata essenziale per la viabilità del territorio.