REDAZIONE AREZZO

Sicurezza e aggressioni nel TPL, Cgil, Cisl, Uil, Faisa e Ugl: “Servono investimenti e azioni concrete”

“Necessaria una riforma della controlleria, con presenza a bordo e a terra come elemento imprescindibile della qualità del servizio, al pari della lotta all’evasione e della tutela del personale”

Luca Attoniti, Cisl Trasporti

Luca Attoniti, Cisl Trasporti

Arezzo,17 giugno 2025 – Si è svolto nei giorni scorsi in Prefettura, il secondo incontro calendarizzato sul tema delle aggressioni al personale del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e sulla sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri, alla presenza del prefetto Clemente Di Nuzzo, delle forze dell’ordine, delle organizzazioni sindacali confederali territoriali e delle categorie dei trasporti Cgil, Cisl, Uil, Faisa e Ugl.

Durante l’incontro, il prefetto ha presentato una prima ricognizione del lavoro sinergico svolto negli ultimi mesi dalle forze dell’ordine, con azioni di sorveglianza mirate su linee, capolinea e stazioni ferroviarie a maggior rischio.

“Accogliamo positivamente l’attenzione riservata dal prefetto e la volontà di mantenere un confronto costante – commenta il segretario della Cisl trasporti di Arezzo, Luca Attoniti – ma adesso è il momento che le aziende del settore, a partire da Autolinee Toscane, si assumano le proprie responsabilità”. La Cisl ribadisce con forza che il fenomeno delle aggressioni, purtroppo in crescita anche sul territorio aretino, è una vera emergenza sociale che impone interventi strutturali, non spot temporanei.

Servono investimenti urgenti in sicurezza attiva e passiva: installazione di cabine protette sui mezzi, formazione di personale addetto al controllo, introduzione di tecnologie di sorveglianza e collaborazione stabile con istituti di vigilanza e forze dell’ordine.

“L’esempio della FS Security (la nuova società del Gruppo FS interamente dedicata a garantire la sicurezza dei treni, delle stazioni, dei dipendenti e dei viaggiatori) – spiegano i sindacati congiuntamente – va calato nel contesto del TPL toscano, su un sistema che conta 5.000 addetti e serve l’intero territorio regionale. Serve una riforma della controlleria, con presenza a bordo e a terra come elemento imprescindibile della qualità del servizio, al pari della lotta all’evasione e della tutela del personale”.

“Ad oggi, malgrado l'azienda rassicuri che la sola attività della cooperativa esterna Holacheck abbia abbassato evasione tariffaria, la mancanza di sicurezza e di presenziamento del territorio e del servizio viene palesemente avvertita da utenti cittadini e dai propri operatori incidendo pesantemente sui ricavi da traffico. La controlleria, il presenziamento a bordo autobus e a terra nei capolinea deve diventare un elemento accessorio della qualità dei servizi offerti parimenti all'introduzione di soluzioni tecnologiche, l’arrivo di nuovo mezzi dotati di cabine di sicurezza, l’installazione degli stessi sui bus ad oggi sguarniti, collaborazione con istituti di vigilanza e forze dell'ordine.

Per questo occorre - affermano i sindacati unitariamente - una pianificazione pluriennale con investimenti certi, cadenzati e mirati destinati alla sicurezza nei nostri autobus ed alla formazione di personale preposto alla verifica ed al controllo della bigliettazione”.