
I rifiuti abbandonati lungo il parco fluviale
Un grave segno di inciviltà che ancora non si riesce a sconfiggere. L’abbandono di rifiuti è una pratica ancora diffusa, ne è inerme testimone anche il parco fluviale. Su questo interviene oggi l’assessore all’ambiente, Cristina Consani.
“Nei giorni scorsi ci siamo trovati ancora una volta a dover denunciare l’ennesimo episodio di abbandono di rifiuti lungo il Parco Fluviale del Serchio. E non si tratta solo di rifiuti domestici – sottolinea l’assessore Consani – : parliamo di materiali pericolosi come l’amianto e fusti di vernice, abbandonati a pochi metri dalla pista ciclabile, in un’area verde che dovrebbe essere simbolo di salute, natura e vita all’aria aperta. È inaccettabile. Come amministrazione comunale, insieme a Sistema Ambiente, mettiamo in campo ogni giorno risorse, strumenti e interventi per contrastare questo fenomeno. Ma lasciatemelo dire con la massima chiarezza: nessuna misura potrà mai essere sufficiente se non parte da ciascuno di noi il senso civico, il rispetto per il bene comune, l’educazione“. Un monito chiaro e forte nei confronti di chi continua a far danno all’ambiente e anche alle tasche di tutti.
“L’abbandono dei rifiuti non è solo un atto illegale. È un’offesa alla nostra città, ai nostri figli, all’ambiente che ci ospita – evidenzia Consani – . Non possiamo continuare a inseguire chi trasforma le nostre aree verdi in discariche. Dobbiamo invece lavorare sulla cultura del rispetto e della responsabilità. Per questo motivo, da anni investiamo energie e progetti nella sensibilizzazione e nella formazione delle nuove generazioni. Lo facciamo con convinzione, nelle scuole, nei quartieri, attraverso eventi, laboratori e campagne dedicate all’ambiente. Perché è solo educando oggi che possiamo sperare di non ritrovarci domani di fronte a scene come quelle che purtroppo continuano a ripetersi“.
“Assicuro il massimo impegno della nostra amministrazione ed una concreta continuità delle azioni messe in campo per il decoro e la pulizia del territorio, ma dopo l’ennesimo episodio spiacevole torno ad appellarmi a tutti i cittadini. Segnalate, sì, ma soprattutto vigilate, parlatene, educate. E ricordiamoci tutti – conclude – che Lucca è casa nostra: e una casa non si abbandona, non si sporca, non si danneggia. Si ama e si custodisce come merita”.