
L’associazione ha raccolto dal fosso di scolo tre sacchi di oggetti "Zone come Torre del Lago e Viale dei Tigli sono messe peggio".
di Gaia Parrini
Si sono armati di sacchi e pinze, e di un impegno che caratterizza il loro operato che li vede attivi, in continuazione, nelle aree verdi nella città, per, sì, riqualificarle ma, soprattutto, per dare un messaggio di sensibilizzazione e di cura dell’ambiente destinato a tutta la comunità. È quello che ha fatto, anche nei giorni scorsi, Legambiente Versilia, ripulendo il tratto del fosso di scolo della Macchia Lucchese che tratteggia il territorio vicino allo stadio viareggino.
Una zona, gestita dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord, con cui Legambiente ha una convenzione attiva che prevede il monitoraggio sia idraulico che ambientale ogni mese, "a cui abbiamo deciso di dare una pulita, nel tratto che attraversa la pineta di Levante dietro lo stadio, sfruttando il fatto che in questa stagione è in secca. Una zona dove segnaliamo, come riscontrato, un’apertura nel terreno vicino alla chiusa, che è forse un pozzetto di ispezione che lì iniza il suo percorso coperto, ma che è molto pericolosa in quando non visibile. E che abbiamo segnalato al Consorzio e al comune di Viareggio", racconta Riccardo Cecchini, presidente di Legambiente Versilia.
E, così, Cecchini, insieme ad altri volontari, hanno trovato e raccolto bottiglie, di vetro e di plastica, così come altrettanti oggetti vari gettati nel fosso, come un pancale di legno e un copertone di bici, con segni di "fruizioni non consone all’ambiente", trovati per lo più nelle vicinanze dell’ormai ex bocciodromo. "È una struttura abbandonata - continua Cecchini - di cui abbiamo constatato che la porta, che dovrebbe essere chiusa, è stata invece aperta, dove qualcuno probabilmente è andato per rubare cose, che ha poi scaraventato nel fosso. Ed è una struttura che in tal modo rischia di diventare un rifugio per persone e cose non lecite, e che, invece, andrebbe quanto meno chiuso e messo in sicurezza, e poi riqualificato e nuovamente gestito da un’associazione come quella precedente: un’attività che dia risposte al quartiere".
Un quartiere, e un ambiente, quello vicino al fosso di scolo interessato dall’ultima attività di pulizia dell’associazione, che sembra, al di là dei tre sacchi di rifiuti trovati, "non tragica, nonostante ci sia sempre qualcuno che usa l’ambiente per scopi poco rispettosi e consoni", e rispetto ad altre parti delle pinete viareggine. "Se sulla spiaggia non c’è niente da segnalare, perché è pulita e tenuta bene, un po’ perché è aumentata la civiltà ma anche un po’ perché d’estate, ogni settimana, passa la Sea in collaborazione con Crea - racconta Cecchini - All’interno della pineta la situazione è particolarmente critica, soprattutto a Torre del Lago vicino alla fine di Viale Europa dove finiscono i locali. Lì c’è sempre un accumulo di rifiuti, così come nel fosso lungo viale dei Tigli, colmo di oggetti abbandonati". Una situazione, che se da una parte richiederebbe maggiore educazione ambientale, anche "una pulizia periodica e costante da parte di un ente come il Comune - conclude Cecchini - Come dovrebbe essere discriminato l’afflusso esagerato di persone".