
Il Parco di Montemarcello Magra Vara
La Spezia 18 settembre 2025 – Tredici persone sono state denunciate dalla Capitaneria di porto della Spezia, perché avrebbero scaricato vernici, lubrificanti e oli combustibili direttamente all'interno del fiume Magra.
Sono titolari di attività che hanno sede all'interno dell'area del Parco naturale regionale di Montemarcello Magra Vara: l'ipotesi di reato è di scarichi abusivi, depositi incontrollati di rifiuti anche pericolosi, occupazione abusiva di aree demaniali, combustione illecita di rifiuti e inquinamento ambientale.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica della Spezia e tuttora nella fase preliminare, riguardano nella maggior parte dei casi titolari di rimessaggi nautici e cantieri navali.
L'operazione 'Net Valley 1' è durata circa dieci mesi con l'utilizzo di sistemi di telerilevamento ambientale in dotazione agli elicotteri della Guardia Costiera e da terra con impianti di videoispezione e rilevamento delle condotte di scarico. Contestati venti illeciti tra penali e amministrativi per un importo totale tra un minimo di 59mila e un massimo di 249mila euro. La Capitaneria di Porto avrebbe portato alla luce depositi incontrollati di rifiuti e l'immissione nel terreno di sostanze liquide nocive, confermate dalle indagini del sottosuolo condotte con la collaborazione dell'Arpal.
Inoltre, alla maggior parte delle imprese, è stata contestata la totale assenza di titoli autorizzativi in materia ambientale. Sequestrati quindi 20.418 metri quadri di aree demaniali fluviali, con la restituzione alla Regione Liguria di circa 13mila metri quadri di aree che sono state “occupate abusivamente da oltre vent'anni e teatro di gravi reati ambientali, tra i quali il rinvenimento di due discariche abusive sul terreno nudo”. Tutti i siti interessati ricadono in zona protetta 'Natura 2000' stabilite dalla direttiva Habitat. “Riteniamo di aver lanciato un messaggio preciso in merito a come si opera regolarmente nella gestione dei rifiuti in base alla norma – dichiara il contrammiraglio Alberto Battaglini, comandante della Capitaneria di Porto della Spezia – . C'è l'aspetto positivo dei tanti che hanno cominciato a mettersi in regola. Era una singolarità che proprio in una zona di parco naturale ci fossero tante attività completamente abusive”.