
Un sit-in di operatori impegnati nel campo dell’assistenza domiciliare (archivio)
Sono settantaquattro i posti di lavoro a rischio nel settore del servizio di assistenza domiciliare di Asl 5 gestito tramite appalto dalla cooperativa Elleuno dal 2014. A fronte di questa minaccia, Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Cooperativa. "E’ stata la stessa Elleuno s.c.s a comunicarci che il 16 settembre l’azienda sanitaria locale ha confermato la decisione di internalizzare il servizio dal prossimo 1 gennaio 2026" spiegano i segretari generali Marzia Ilari (Fp Cgil), Mirko Talamone (Fisascat Cisl) e Massimo Bagaglia (Uil Fpl). Indiscrezioni in questo senso erano iniziate a circolare informalmente "già a partire dalla fine di agosto" precisano i sindacalisti.
"I tempi (da settembre a dicembre) con i quali Asl ha deciso e comunicato la propria scelta di non affidare nuovamente l’assistenza domiciliare e utilizzare dunque personale interno all’azienda per gestire il servizio, ci mettono di fronte a un film drammatico già visto e al rischio concreto di una ennesima bomba sociale sul territorio spezzino che mette a repentaglio 74 posti di lavoro tra infermieri, oss, fisioterapisti, logopedisti e amministrativi" denunciano le sigle sindacali. Il personale attualmente in servizio alla Elleuno non potrà essere assorbito dall’Asl in maniera diretta, ma solo tramite eventuale vittoria di concorso pubblico, aperto a tutti. "Dopo il caso Coopservice (facciamo presente che alcuni degli Oss coinvolti in quella vicenda non hanno ancora oggi un posto di lavoro stabile), l’Asl decide di nuovo di procedere con una internalizzazione fatta a danno di lavoratrici e lavoratori e lo fa con tempi e modi che non tengono minimamente in considerazione il rischio occupazionale. Parliamo, in alcuni casi, di persone che lavorano sull’Adi da oltre vent’anni e oggi scoprono che nel giro di tre mesi potrebbero rimanere a casa". I sindacati hanno inoltre chiesto un intervento del prefetto "affinché si eviti questa ennesima emorragia di posti di lavoro". Asl5 riferisce che si tratta "di un processo di internalizzazione avviato da tempo: dall’hospice alle cure palliative". Secondo quanto appreso, la questione sarà affrontata la prossima settimana in Prefettura.
Ilaria Vallerini