
Assalto dei turisti alle Cinque Terre
La Spezia, 9 maggio 2025 – Tra assalto incontrollato e strategie che non funzionano. La stagione turistica non è iniziata sotto la migliore stella. Un settore trainante che in assenza di correttivi rischia di essere fagocitato dal ’mordi e fuggi’. Maria Grazia Frijia, vicesindaca e assessore al Turismo del Comune della Spezia, è chiara: sulla gestione dei flussi è necessaria una regia condivisa.
Il turismo ’mordi e fuggi’ ha caratterizzato i ponti di primavera. Cosa fare per contrastarlo?
“Una dinamica nota da tempo, e proprio per questo non può essere affrontata con misure estemporanee. Serve una strategia strutturata: incentivare la permanenza media attraverso un’offerta diversificata. Occorre valorizzare anche esperienze culturali, enogastronomiche e naturalistiche, rendendo il soggiorno più attrattivo e meno legato al solo passaggio veloce”.
L’aumento dei biglietti del treno per i turisti non sembra aver portato i risultati sperati.
“È evidente che la misura, pur pensata per disincentivare l’afflusso caotico e redistribuire i costi, non è stata sufficiente. Il problema si risolve lavorando come stiamo facendo con un progetto di area vasta che possa consentire al turista di fermarsi più a lungo e programmare meglio la sua visita alle 5 terre. I correttivi andranno valutati assieme a Regione Liguria, al Parco delle Cinque Terre e alle aziende di trasporto; ma la direzione deve essere quella di una vera pianificazione dei flussi, non solo un aumento dei prezzi”.
Le immagini della stazione centrale presa d’assalto: segno di successo o campanello d’allarme?
“Entrambe. Da un lato confermano il ruolo di Spezia come porta d’accesso al territorio e hub turistico di rilevanza internazionale; dall’altro, evidenziano come con l’aumento dei flussi si debba calibrare il servizio. È necessario un confronto con Trenitalia e con tutti gli attori coinvolti per aumentare la capacità del servizio, rivedere l’organizzazione logistica e garantire ai turisti un’esperienza dignitosa, e ai cittadini una qualità della vita non sacrificata”.
Il consigliere Natale parla di politiche fallimentari del centrodestra regionale.
“Chi oggi accusa dimentica che per anni ha avuto responsabilità dirette senza affrontare il problema, anzi alimentandolo con una narrazione miope. Solo un anno fa Natale affermava che l’aumento del prezzo dei biglietti ferroviari avrebbe frenato il turismo; oggi, invece, denuncia un eccesso di presenze durante i ponti della Liberazione e del Primo Maggio. La gestione del turismo richiede serietà, investimenti e coraggio. Noi stiamo ponendo sul tavolo soluzioni reali, cercando di coordinare territori e istituzioni, non semplicemente di commentare i problemi”.
La sindaca di Riomaggiore e il presidente del Parco parlano di danno all’immagine del territorio. È d’accordo?
“I problemi ci sono e vanno affrontati, ma parlare di danno all’immagine rischia di essere controproducente. Servono equilibrio e responsabilità, non allarmismi. Il nostro territorio ha un’enorme attrattività, e il compito delle istituzioni è lavorare per renderla sostenibile e duratura, non per rincorrere le polemiche”.
A un anno dalla nascita di Ala, qual è il bilancio?
“L’Area Ligure Apuana è un progetto ambizioso e necessario, che parte da un’idea giusta: distribuire i flussi turistici in modo più equo e promuovere nuove destinazioni. I risultati non si vedono in pochi mesi, ma i primi segnali sono incoraggianti. Stiamo mettendo le basi per un sistema turistico più maturo, che coinvolga tutto il territorio e non solo le aree già sature”.
Manca una regia condivisa sulla gestione dei flussi turistici?
“È un’esigenza reale. La gestione del turismo non può essere lasciata alla frammentazione. Serve una cabina di regia forte, che unisca pubblico e privato e che lavori con metodo e visione. Siamo già al lavoro in questo senso con l’assessore regionale al Turismo, Luca Lombardi, per superare le logiche campanilistiche e costruire una strategia unitaria. Oggi ci sono le condizioni per lavorare bene e insieme nell’interesse delle tante famiglie ed aziende che operano nel turismo”.
“Nelle Cinque Terre si lamenta un calo delle prenotazioni. A Spezia?
“Non abbiamo cali di prenotazioni, ma un sistema differente di visita del territorio. Le prenotazioni avvengono più ’sotto data’ ma anche in questo modo abbiamo le strutture ricettive piene e i numeri ci confortano. Mi piace rimarcare che quest’anno abbiamo ripreso in maniera importante con il turismo già dal mese di marzo. I presupposti sono positivi”.
Numero chiuso e contingentamento possono servire?
“Non penso, serve invece lavorare nella direzione intrapresa condividendo sempre di più informazioni servizi e strategie di gestione dei flussi. È necessaria una visione unitaria, frutto di un lavoro capillare sull’approccio culturale al settore”.
Favorevole o contraria alla tassa di ingresso sul modello Venezia?
“Personalmente sono contraria. Nel nostro caso non serve introdurre barriere economiche visto che il problema è circoscritto a periodi specifici dell’anno; dobbiamo piuttosto attivare strumenti di collaborazione tra istituzioni, operatori e cittadini, puntando sulla condivisione, sulla gestione coordinata dei flussi e su politiche di sostenibilità partecipata”.