CHIARA TENCA
Cronaca

Cambio gestione per ’Aqua’. Migliorie e servizi potenziati. Anche il listino rivisto al rialzo

Restyling e offerta dello spazio al Mirabello sono in linea con una clientela medio-alta. Prenotazioni telefoniche o tramite piattaforma booking di settore, con sovrapprezzo .

Restyling e offerta dello spazio al Mirabello sono in linea con una clientela medio-alta. Prenotazioni telefoniche o tramite piattaforma booking di settore, con sovrapprezzo .

Restyling e offerta dello spazio al Mirabello sono in linea con una clientela medio-alta. Prenotazioni telefoniche o tramite piattaforma booking di settore, con sovrapprezzo .

Nuova stagione, nuova gestione, nuove condizioni e prezzi. Stiamo parlando di quella che al momento è l’unica piscina scoperta aperta al pubblico nel Comune della Spezia: l’impianto del Porto Mirabello, che ha da poco riaperto i battenti, l’Aqua Restaurant – Pool& Lounge. Un polmone blu fronte mare che – spiegano dalla direzione – è stato riallestito con nuovi arredi ed è pronto ad accogliere l’utenza con una formula che ricalca parzialmente quella degli anni scorsi.

Ma il listino, sicuramente non per tutti i portafogli, ma più orientato verso un pubblico abbiente – o quasi – fa storcere a più di una persona il naso: restyling e offerta sono in linea con una fascia medio-alta. Questo il target individuato dai nuovi gestori della Mmr srl, con sede alla Spezia e soci in arrivo dal territorio e da fuori. A fronte della sacrosanta libertà di impresa, resta il problema della conquista del posto al sole – che si respiri cloro o salmastro –: spesso una battaglia epica, fra spese di trasporto, overtourism, scarsità di spiagge libere e mancanza di impianti scoperti nel Comune capoluogo. Per trovarne altri, serve andare, infatti, come minimo fino alla ’Cicci Rolla’ della Venere Azzurra. Per una giornata intera o mezza, ecco il tariffario. "Le postazioni – continuano – vanno dai 70 euro ai 250 euro per la giornata intera, con possibilità di acquistare dei carnet da 10 ingressi, che ne garantiscono uno gratuito. Nello specifico, due lettini con ombrellone costano 70 euro e 45 per la mezza; il day bed, letto matrimoniale a baldacchino con schienali reclinabili 90 e 55, la tenda da sei, con due sedie, due poltrone da regista e due lettini, 250 e 150. Di fatto, i rincari non sono altissimi, a fronte delle migliorie: 5 euro a testa per la giornata intera, 2,50 per la mezza. Abbiamo sostituito tutti i materiali e gli arredi, dotato le postazioni di materassi di 10 cm di spessore". Si può prenotare sia per via telefonica, sia tramite un servizio di booking di settore, che però applica un sovrapprezzo. "I turni sono dalle 10 alle 14 o dalle 14 alle 19 per la mezza, dalle 10 alle 19 per l’intera e nel pacchetto sono inclusi telo mare, glacette con due bottiglie d’acqua da litro, armadietti e docce calde. Il bar è attivo durante il giorno, la sera si passa al ristorante".

Non sarà più possibile prenotare un posto singolo come in precedenza, ma solo l’intera postazione; inoltre, non sarà più compreso nel prezzo il light lunch servito ai giornalieri in passato. "La riapertura – interviene l’assessore alle Infrastrutture e ai lavori pubblici Pietro Antonio Cimino – dà un’offerta che per molti può conciliarsi con una frequenza occasionale, ma se parliamo di famiglie di più persone, può incidere notevolmente. Alla Spezia serve spostarsi alle estremità del Golfo per un bagno ed è indubbio che servano delle piscine scoperte, anche con eventuale copertura invernale, a costi ragionevoli e non da Forte dei Marmi". Come annunciato, la prossima estate a Bragarina si potrà fare il bagno in quella finanziata con fondi Pnrr. Cimino chiude con un’osservazione, interrogato a proposito. "Non è nostra competenza, essendo la concessione demaniale, ma servirebbe un intervento del legislatore per valutare ed eventualmente stabilire le tariffe che consentano al cittadino comune di accedere a strutture realizzate in aree pubbliche, che diventano però di élite. Altrimenti, si rischia di fare come in tanti stabilimenti balneari, che guadagnano un sacco di soldi a fronte di canoni annui di poche migliaia di euro".

Chiara Tenca