MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Ristoratrice aggredita in centro, si difende con lo spray urticante

Adriana Incaviglia è stata colpita alla spalla da un uomo ed è stata refertata con 15 giorni di prognosi. “E’ la stessa persona che mi ha più volte danneggiato il locale”. Le indagini affidate alla Questura

L’imprenditrice è stata medicata al pronto soccorso

L’imprenditrice è stata medicata al pronto soccorso

La Spezia, 18 agosto 2025 – Sta diventando un incubo. Prima i danni al ristorante e poi l’incontro ravvicinato dell’altra sera che le è costato uan contusione alla spalla. L’episodio è al vaglio della Questura che stamani sentirà nuovamente l’imprenditrice Adriana Incaviglia, titolare di due ristoranti nel centro città.

L’altra notte mentre stava accompagnando a casa un dipendente ha avuto uno spiacevole incontro ravvicinato con un uomo che l’ha colpita a una spalla. Ma la reazione della donna è stata immediata e probabilmente ha evitato il peggio. “Ho usato lo spray urticante al peperoncino che porto con me – racconta la ristoratrice – mirando agli occhi. Si è allontanato e così ho approfittato per chiamare in aiuto i miei dipendenti e le forze dell’ordine che lo hanno identificato”.

Lo donna dopo la nottata di ansia e paura si è fatta medicare al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea e le prognosi è stata di 15 giorni. Sull’identità dell’aggressore Adriana non ha dubbi. “E’ il solito che nei giorni scorsi ha preso di mira per la terza volta il ristorante Roma. L’ho riconosciuto dalle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza del locale. Abbiamo denunciato ma la situazione non è cambiata e l’altra notte ci siamo incrociati e mi ha colpito alla spalla con una spinta ma ho reagito con lo spray che porto sempre con me proprio per paura”.

Confartigianato ha espresso solidarietà nei confronti della ristoratrice. “E’ stata vittima di ripetuti episodi di atti vandalici e violenze – ha spiegato il direttore Giuseppe Menchelli – per questo chiediamo se non sia possibile evitare che persone socialmente pericolose possano continuare liberamente a mettere a rischio le nostre attività e le nostre vite”.