
BONASSOLA (La Spezia) Un’aggressione omofoba? O gesto legato all’attività di viticoltore? Per il momento si possono fare solo ipotesi dietro la...
BONASSOLA (La Spezia) Un’aggressione omofoba? O gesto legato all’attività di viticoltore? Per il momento si possono fare solo ipotesi dietro la brutale aggressione subita l’altro pomeriggio da Giuseppe Aieta, 43enne, imprenditore lombardo, all’interno della vigna di proprietà del marito Davide Zoppi, 38enne spezzino. Zoppi e Aieta (nella foto) si era uniti civilmente nel novembre 2016 a Bonassola dove ha sede l’agriturismo Cà du Ferrà di Zoppi. L’episodio l’altro pomeriggio quando Aieta è stato aggredito da un uomo col volto coperto dal passamontagna e spiccato accento straniero; aveva fra le mani un coltello, si è scagliato contro il 43enne imprenditore gettandolo a terra facendolo ’volare’ di 10 metri. Poi la fuga a quanto pare con la complicità di una seconda persona. Aieta è stato subito trasportato in ospedale dove gli sono state riscontrare ferite e contusioni con 10 giorni di prognosi.
Ben più forte invece lo shock di quanto accaduto e, sopratutto, il sospetto che dietro ci possa essere una matrice omofoba. "Questa aggressione non è un episodio isolato – racconta Zoppi – Da oltre un anno e mezzo Giuseppe e io viviamo in un clima pesante, fatto di pressioni, rancori, atti persecutori e tentativi di delegittimazione personale e professionale. Un clima che, pur senza nominare nessuno, è noto a molti e che oggi ha fatto da terreno fertile ad un gesto vile e intollerabile". La coppia ha denunciato l’episodio ai carabinieri che hanno avviato le indagini per risalire all’autore del gesto.
Claudio Masseglia