
Non sono previsti finanziamenti per la Ferrovia Pontremolese (. foto di repertorio
"Confindustria non intende entrare nella polemica politica, è però doveroso ricordare che i decenni trascorsi a discutere di quest’opera sono talmente numerosi da coinvolgere inevitabilmente governi, partiti e forze politiche di ogni schieramento.
L’auspicio è che la politica sappia attivare un’azione coordinata per sensibilizzare il Ministero dei Trasporti sulla rilevanza strategica della Pontremolese e accelerare almeno il reperimento dei fondi mancanti. Diversamente, sarà necessario che tutti prendano atto che per altri decenni non vi saranno le condizioni per discutere seriamente della Pontremolese". Gli industriali spezzini bacchettano la politica e rilanciano sul potenziamento dell’asse di collegamento con il nord Italia, escluso dai finanziamenti comunitari nell’ambito del piano per migliorare la mobilità militare europea.
La notizia, pubblicata mercoledì scorso da La Nazione – che ha dato conto della risposta del ministro della Difesa Guido Crosetto all’interrogazione della senatrice spezzina Stefania Pucciarelli – ha scatenato l’immediato scontro politico: un teatrino che evidentemente non è piaciuto a Confindustria, da cui era partita l’idea di inserire la Pontremolese nei progetti comunitari “dual use“ del piano ReArm Europe. "Confindustria La Spezia è stata la prima, a livello nazionale, a segnalare l’importanza di considerare la mobilità militare e le infrastrutture logistiche “dual use” come elementi strategici per sicurezza e sviluppo – spiegano gli industriali –. Dopo un primo riscontro non positivo da parte del ministero della Difesa, Confindustria ha proposto alle altre associazioni di categoria datoriali un’azione congiunta all’interno di una consultazione pubblica al Senato". Da qui un documento strategico inviato a tutti i politici e amministratori a livello nazionale, regionale e locale. "Riteniamo sterile qualsiasi confronto politico autoreferenziale, ribadiamo la necessità di un impegno concreto delle istituzioni" dicono da Confindustria, dopo il solito scambio d’accuse tra le parti politiche. Per primo il segretario dem, Davide Natale: "Al governo Meloni non è mai interessato stanziare alcuna risorsa per il raddoppio della ferrovia La Spezia-Parma, così importante per la competitività del nostro scalo e dell’economia".
Immediata la replica della deputata Maria Grazia Frijia, per la quale "non è un caso se la stessa Commissione europea ha respinto la proposta di inserire la Pontremolese tra i progetti strategici: una bocciatura che non nasce certo dall’impegno di questo governo, ma dal ritardo e dalla mancanza di credibilità del centrosinistra in anni di immobilismo". Sul tema interviene anche Giorgio Casabianca, responsabile infrastrutture Pd: "Il governo non ha messo nemmeno un euro sulla Pontremolese. Quindi non partiranno i lavori nella tratta Parma-Vicofertile. La nuda verità è che negli ultimi decenni le uniche risorse destinate alla Pontremolese provengono dai governi di centrosinistra".
Matteo Marcello