
Due giovani erano rimasti feriti ed erano stati trasportati all’ospedale San Bartolomeo
Sono dieci le persone denunciate per la maxi rissa scoppiata nella notte tra il 10 e l’11 agosto scorsi a Manarola. I carabinieri della caserma di Riomaggiore, a poco pià di dieci giorni dai fatti, sono riusciti a dare un nome ai protagonisti del furibondo scontro che aveva visto protagonisti, senza esclusione di colpi, due gruppi di giovani d’età compresa tra 20 e 33 anni. Una rissa nella quale venivano lanciate sedie, fusti di birra, bottiglie, e usato uno spray al peperoncino, con due dei partecipanti che avevano riportato lesioni e per questo erano stati condotti in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. I fatti erano accaduti poco poco la mezzanotte in via Discovolo, non lontano dalla stazione ferroviaria. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, a scontrarsi, per futili motivi legati anche all’assunzione di alcol, due gruppi: il primo, composto da cinque ragazzi di origine marocchina che dopo aver trascorso la serata a Manarola, mentre si stavano allontanando verso la stazione ferroviaria venivano avvicinati da alcuni giovani del luogo. Tra questi ultimi, cinque ragazzi che, evidentemente in stato di ebrezza alcolica, li importunavano.
Da un banale litigio è scattata la scintilla che ha portato in breve tempo allo scoppio di una rissa vera e propria, con i giovani che si sono fronteggiati con violenza, incuranti del rischio di causare gravi conseguenze a loro stessi così come agli inconsapevoli turisti, e mettendo il borgo a soqquadro, con i residenti che, data la situazione, non hanno esitato ad allertare il 112. Due i giovani nordafricani che hanno avuto la peggio negli scontri – uno presentava una ferita alla fronte mentre l’altro lamentava forti dolori al polso e al braccio – che sono soccorsi dai militi della Pubblica assistenza di Corniglia impegnati nel turno notturno provenienti dalla postazione di San Bernardino. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivate tre pattuglie dei carabinieri, con molti dei contendenti che tuttavia nel frattempo si erano già allontanati precipitosamente per evitare altri guai.
A facilitare le indagini degli investigatori dell’Arma ci hanno pensato le diverse telecamere dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, che hanno permesso di individuare i protagonisti dell’episodio: mediante un’accurata analisi delle immagini, nonché dalla raccolta di informazioni sul territorio, i militari sono riusciti a ricostruire la vicenda. Così, i dieci ragazzi sono stati denunciati a vario titolo per rissa aggravata, ubriachezza molesta, getto pericolo di cose, porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere, e lesioni aggravate.
mat.mar.