MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Piano Antenne approvato: "Ma senza condivisione". L’attesa dei quartieri

Il Comune dopo 7 anni ha indicato le linee guida per le nuove installazioni. Italia Viva chiede spiegazioni alle situazioni ancora rimaste in sospeso. .

La spunta sul piano antenne è arrivata dopo anni di attesa. Il Comune di Sarzana da qualche settimana ha nel cassetto il regolamento che disciplina dove poter installare i ripetitiori della telefonia mobile evitando la confusione del recente passato. E proprio sulla mancanza di regolamento ma anche di condivisione delle scelte, quasi obbligate, è ancora forte il dissenso. Qundi se da un lato viene riconosciuto di aver chiuso un lungo viaggio durato 7 anni approvando il piano antenne dall’altro c’è il malcontento di non aver visto accogliere le richieste di incontro e spiegazioni. In particolare Giovanni Destri, coordinatore di Italia Viva, ricorda che il quartiere di Sarzanello aspetta da oltre due anni un incontro con Comune e Consulta per aver informazioni sull’iter che ha portato nel quartiere un antennone di oltre 20 metri di altezza. Sistemato nell’area verde di fronte all’asilo comunale, chiesa parrocchiale e cimitero.

"Finalmente è stato approvato il piano antenne – spiega Giovanni Destri – e giudichiamo anche positivamente i contenuti di detto piano. Ma ci sono voluti 7 anni e nell’attesa si doveva dire fermamente no a ogni tipo di nuova installazione. Invece si è agito secondo opportunità e pressioni politiche. L’altro aspetto è che respingiamo l’affermazione che c’è stata piena condivisione e partecipazione con i territori interessati. Ci sono fatti e documenti che dimostrano che si è passati sopra la testa della gente". A supporto Destri ricorda il “trasferimento“ dell’antenna da via del Fortino alla Fortezza all’area verde di Sarzanello. "Dalla zona di pregio della Fortezza – conclude Destri – si è passati a Sarzanello. Il comitato No antenne e la comunità del quartiere intanto aspettano da anni sul perchè si è decisa la destinazione in una area verde del quartiere a 50 metri da due scuole materne come collocazione di una antenna della telefonia mobile. C’è una richiesta protocollata del dicembre 2023 con oltre una cinquantina di firme che richiedevano una assemblea sull’argomento specifico perché qualcuno rispondesse ai quesiti posti, mai presa in considerazione ad oggi. E la consulta territoriale ovviamente non ha giocato alcun ruolo. In quel momento infatti alcuni membri su un totale di cinque erano candidati alle elezioni nelle liste civiche dell’attuale amministrazione. Alla faccia della partecipazione e dell’autonomia di iniziativa".

Massimo Merluzzi