ILARIA VALLERINI
Cronaca

Il Frecciarossa delle polemiche: "Non ferma alla stazione di Sarzana. Pendolari e studenti danneggiati"

Il nuovo convoglio apre un caso politico sia per la novità del percorso che la carta ’Tuttotreno’. Il centrosinistra accusa: "I viaggiatori della Val di Magra costretti a spostarsi a Spezia o Massa".

Il nuovo convoglio apre un caso politico sia per la novità del percorso che la carta ’Tuttotreno’. Il centrosinistra accusa: "I viaggiatori della Val di Magra costretti a spostarsi a Spezia o Massa".

Il nuovo convoglio apre un caso politico sia per la novità del percorso che la carta ’Tuttotreno’. Il centrosinistra accusa: "I viaggiatori della Val di Magra costretti a spostarsi a Spezia o Massa".

Un traguardo per la Giunta regionale, una ‘soluzione tampone’ per i dem che saltano uno dopo l’altro sul treno delle polemiche. La transizione dai Frecciabianca 8623 e 8606 ai nuovissimi Frecciarossa apre un caso. Tra i punti contestati la temporaneità della valenza della carta ‘Tuttotreno’ sulla tratta pomeridiana di punta del Frecciarossa 8623 che entrerà in servizio da lunedì, ma specialmente la questione della soppressione della fermata di Sarzana dai nuovi collegamenti sulla tratta Genova-Roma, per cui ci sarà solamente una connessione con un regionale. Una questione, quest’ultima, finita al centro del dibattito politico provinciale. A sollevare il caso è il gruppo di opposizione in consiglio provinciale, che ha presentato una mozione per chiedere un intervento immediato della Provincia con Trenitalia e Regione Liguria. "La stazione di Sarzana – spiega il capogruppo Gianluca Tinfena – rappresenta un punto nevralgico per il trasporto pubblico locale, servendo ogni giorno decine di pendolari, studenti universitari e lavoratori che si spostano verso Toscana e Lazio. La soppressione costringerà questi utenti a rivolgersi a stazioni più distanti, come La Spezia Centrale o Massa, con tempi di percorrenza più lunghi, costi aggiuntivi e complicazioni logistiche, specie per chi ha turni rigidi o non dispone di un mezzo proprio". Nella mozione, firmata dal gruppo composto da Tinfena, Cattani, Pietrobono e Regoli, i consiglieri invitano il presidente della Provincia a intervenire con Trenitalia e la Regione Liguria chiedendo il ripristino della fermata di Sarzana nei nuovi Frecciarossa e la creazione di un tavolo di confronto tra istituzioni locali, pendolari, enti regionali e azienda ferroviaria per valutare soluzioni alternative.

"É grave che tutto questo accada in una regione che ha enormi problemi di mobilità, anche propri di una morfologia non semplice del territorio" aggiunge il segretario provinciale Pd Spezia, Iacopo Montefiori. Si unisce al coro la senatrice Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama: "È vergognoso: qualcuno in provincia della Spezia o in Regione batta un colpo". Intanto, la situazione infiamma il botta e risposta politico. "Altro che risultato della giunta. E’ l’ennesima presa in giro nei confronti dei pendolari e una soluzione tampone che durerà solo fino a ottobre, poi si vedrà, oltre al fatto che continua a non essere prevista la fermata a Sarzana – tuona il consigliere regionale e segretario del Pd Liguria, Davide Natale – La Giunta si attivi e non aspetti ottobre per dare risposte ai pendolari, coinvolgendo chi con il treno viaggia tutti i giorni per lavoro e studio".

L’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola para il colpo e rispedisce le obiezioni al mittente: "Come al solito Natale perde una buona occasione per dimostrare interesse per il bene dei lavoratori, a lui interessa solo la polemica politica, dicendo cose non vere, parlando senza conoscere le cose. Il nostro lavoro è serio, puntuale, perseguendo solo l’interesse delle persone". "Non pretendiamo i complimenti del Pd, ma almeno un dignitoso silenzio di Natale – rincara la dose il consigliere regionale di Orgoglio Liguria Marco Frascatore – sarebbe stato ancora una volta più opportuno. La sterile polemica è solo un tentativo di boicottare i liguri".

Ilaria Vallerini