
Martedì 17 giugno manifestazione dei sindaci del Valdarno e pendolari
Saliranno in carrozza indossando la fascia tricolore i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, tutti presenti escluso Montevarchi, e insieme ai pendolari raggiungeranno Firenze per dar vita ad un flash mob davanti alla sede di Rfi nello scalo di Santa Maria Novella. Una manifestazione per ribadire il no alla decisione di dirottare i treni interregionali da e per la vallata dall’alta velocità alla linea lenta, ma anche per essere al fianco di chi ogni giorno utilizza il trasporto ferroviario. La riorganizzazione, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio dell’anno nuovo, infatti, ha creato forte preoccupazione tra i viaggiatori convinti che produrrebbe altri disservizi su una tratta dove negli ultimi tempi si sono registrate numerose criticità, peraltro segnalate più volte dal Comitato Valdarno – Direttissima e dagli stessi primi cittadini a Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia. Il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore Stefano Baccelli hanno già espresso la loro contrarietà al trasloco forzato, ma secondo gli amministratori occorre alzare ancora l’asticella della mobilitazione per "creare un momento di attenzione contro questa scellerata soluzione – tuonano - e dimostrare solidarietà e rispetto verso chi ogni mattina parte con questi convogli, subendo spesso disagi e ritardi". Da qui l’idea della protesta di gruppo in programma il 17 giugno quando i titolari dei municipi si presenteranno in veste ufficiale in stazione per prendere il treno delle 7.56 da Montevarchi, 8.01 da San Giovanni, 8.08 da Figline perché, aggiungono, "non è possibile pensare che un lavoratore possa affrontare ulteriori disagi per recarsi nel luogo di lavoro, togliendo tempo alla vita privata e mettendo a dura prova l’organizzazione di qualsiasi attività extra lavorativa". All’iniziativa hanno aderito in maniera bipartisan i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli, Cristiano Benucci, Gabriele Veneri e Marco Casucci. Dai sindaci è partito infine il sollecito all’ente toscano a ripristinare al più presto la cabina di regia che consentiva un dialogo diretto con i vertici delle ferrovie. Non parteciperà il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini che insieme all’assessore Cristina Bucciarelli ha definito "inaccettabile il silenzio della Regione su una scelta che penalizza migliaia di pendolari. Servono azioni concrete non passerelle politiche", hanno proseguito le due amministratrici invitando il Pd e i suoi consiglieri regionali a pretendere da Giani & C. la convocazione urgente di un tavolo di confronto con Rfi aperto ai sindaci e ai comitati pendolari per esigere il blocco delle modifiche previste.