ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Corse saltate e frazioni isolate: "Costretto a riaccompagnare i camerieri a casa a turno finito"

Lo sfogo di un ristoratore alle prese con le carenze dei collegamenti tra la città e la collina. La proposta da Porto Venere: "La soluzione è una circolare del Golfo, sul modello di Venezia".

Autobus di linea lungo la percorrenza che collega la città alla frazione di Muggiano (foto di archivio)

Autobus di linea lungo la percorrenza che collega la città alla frazione di Muggiano (foto di archivio)

Borghi e frazioni isolate dalla città. Autobus sudici, e turisti e residenti che, in mancanza di corse notturne, brancolano nel buio – letteralmente, è il caso di dirlo – alla ricerca di un taxi o di una buon’anima che dia loro un passaggio. Torpedoni che invece di fermarsi tirano dritto, e dispositivi contactless (quelli per fare il biglietto elettronico con carta di credito) perennemente ‘in attesa di connessione’. Connessione, sì. Quella che il servizio di trasporto pubblico locale dovrebbe prima di tutto garantire a una provincia intera.

"Da quando nella gestione del trasporto pubblico c’è stato il subappalto, le cose sono peggiorate: il periodo peggiore è stato fino a maggio. Corse saltate, bus che non si fermavano alla fermata procedendo oltre. Tante volte i genitori hanno dovuto recuperare i figli a scuola con le proprie auto perché l’autobus non era passato". A parlare è Gloria Natale, titolare della tabaccheria ‘Bertani Ennia’ che a Biassa è un vero e proprio punto di riferimento: rivendita di biglietti ferroviari e dei bus, oltreché punto informativo per i turisti e per il parco nazionale delle Cinque Terre.

Ma c’è di più, perché Gloria con la sua tabaccheria, che coincide con la fermata dei bus, ha un osservatorio privilegiato su orari e corse del 19. "A giugno sono state aggiunte quattro corse alle due già esistenti per la sola domenica, che hanno preso a funzionare però solo da luglio. A oggi, il servizio è solo lievemente migliorato e io ho timore a dare informazioni ai turisti per paura che non trovino riscontro. Inoltre, quattro delle sei corse domenicali non servono la città, fermando solo in stazione centrale e in piazza Brin. Insomma, il primo autobus che da qui ci porta in città alla domenica passa, ammesso che passi, alle 13.40. Così è essere isolati".

E se il servizio diurno è carente, quello notturno pare inesistente. "I miei dipendenti – spiega Simone Vestito, titolare della pizzeria ‘Tra monti e mare’, sempre in località Biassa – hanno difficoltà, finito il turno di lavoro, alle 23, a ritornare a casa in città. Il servizio di linea infatti prevede, come ultima corsa, quella che passa intorno alle 20. Siamo costretti ad arrangiarci: tutte le sere sono io riaccompagnare a casa a Spezia, con la macchina, tre dei miei dipendenti".

Tutto questo, proprio in una fase che Andrea Cidale, titolare del bed and breakfast ‘Pietra di mare’, definisce felice: "In questo momento il borgo sta vivendo una ripresa positiva, con giovani coppie che scelgono di abitarvi e lavorarvi. Questa fase ha bisogno però di essere incentivata e rafforzata con servizi pubblici efficienti".

Ad auspicare un servizio di trasporto adeguato sono anche interi comuni. "E’ un servizio inadeguato sia per i turisti che per le persone che vivono e lavorano qui – dice Antonella Cheli, vicepresidente di Confartigianato e presidente del consorzio turistico di Portovenere, oltreché titolare dei ristoranti Il Timone e Antica osteria del carugio ai quali si aggiunge il negozio di prodotti alimentari Orti di Portovenere – Da metà giugno a metà settembre, le corse serali sono alle 21, alle 23.10 e alle 24:20, presentando un ‘buco’ di più di due ore; mentre per il resto dell’anno l’ultima corsa è alle 23 circa. Questa criticità poi, si ritorce contro noi, datori di lavoro dell’intero comune, che abbiamo difficoltà a reperire personale. Anche in piena stagione, a causa degli orari, siamo costretti a rinunciare a prendere prenotazioni dopo le 21 perché i miei dipendenti non potrebbero altrimenti tornare a casa, e questo vale anche per i dipendenti di altri locali del comune di Portovenere. La soluzione potrebbe essere creare una circolare via mare all’interno del Golfo, come si fa nella laguna di Venezia; ma capisco che non sia cosa facile".

A chiarire il quadro delle criticità è Antonella Mariotti, presidente di ‘Arte e natura Scrl-guide turistiche ed escursionistiche dal 1998’: "Tra i problemi grossi ci sono anche la sporcizia all’interno dei bus e la mancanza, sugli stessi mezzi, di informazioni su come fare il biglietto. Per non parlare del non ancora attivato, ma presente a bordo dei mezzi, sistema di pagamento elettronico carta di credito. Infine un altro grande disagio a cui si deve porre rimedio è sicuramente quello del collegamento diretto tra la stazione centrale e Portovenere".

Alma Martina Poggi