
Il settore della ristorazione nel secondo semestre del 2025 ha fatto registrare numeri incoraggianti E’ uno di quelli che sembra godere di migliore salute
Il tessuto imprenditoriale della provincia mantiene una resilienza che segna controtendenza rispetto a ciò che accade a livello regionale e nazionale. Secondo il nuovo report del Centro Studi della Camera di commercio presieduta da Riccardo Breda, basato sul secondo trimestre di quest’anno, le sedi d’impresa registrate in Maremma sono 28.818, presentando un lieve +0,2% rispetto allo stesso periodo (30 giugno) del 2024; un dato che fa meglio di quello toscano (-0,8%) e di quello italiano (-0,6%). Nel complesso, tra Grosseto e Livorno, le sedi d’impresa registrate ammontano a 60.893, con un incremento tendenziale dello 0,1%. Anche su base trimestrale si evidenzia una crescita: +0,3% in provincia, in linea con la media nazionale e appena sotto la Toscana (+0,5%). L’analisi della demografia d’impresa rivela un fatto significativo: mentre le iscrizioni al Registro delle Imprese restano sostanzialmente stabili, le cancellazioni scendono sensibilmente, determinando un saldo positivo nettamente più elevato rispetto al periodo aprile giugno 2024. In Maremma, tra aprile e giugno 2025 si registrano 338 iscrizioni e 209 cancellazioni, con un saldo di +129 unità, ovvero un balzo ben più marcato rispetto ai +52 del secondo trimestre 2024. Sul fronte dei settori economici, il turismo si conferma in espansione (+0,5%) consolidando la tendenza positiva avviata a inizio 2024. Stabili il comparto delle costruzioni (+0,1%) e quello primario (-0,1%). In calo, invece, il manifatturiero (-1,2%) e il commercio (-2%), settori che registrano una fase discendente senza segni di ripresa imminente.
Nel complesso il settore delle costruzioni, per anni motore di crescita grazie agli incentivi, sembra aver esaurito lo slancio. Al contrario, l’alloggio e la ristorazione ne hanno preso il posto come comparti più dinamici. Nel sistema economico locale (Sel), le Colline Metallifere fanno meglio (+0,7%), mentre l’Albegna-Fiora segna un -0,5%. In sintesi, la provincia di Grosseto continua a mostrare segnali incoraggianti nonostante la pressione dell’economia regionale e nazionale anche se al suo interno ci sono delle distinzioni. Guardando infine la demografia d’impresa fotografata al 30 giugno, comune per comune emerge che il capoluogo ha 9.684 registrate, 8.330 attive, 136 iscrizioni, 76 cessazioni e un saldo positivo di 60, mentre il comune con meno imprese è Monterotondo Marittimo registrate 111, attive 104, iscrizioni 3, cessazioni 1 e ha comunque un saldo attivo con +2. Male invece l’Amiata dove Castel del Piano chiude questo secondo trimestre con un saldo di –3, come Santa Fiora, in quest’ultimo comune a fronte di 4 cessazioni si è registrata una sola iscrizione.
Nicola Ciuffoletti